Roma
Scacco al clan Gambacurta: chieste condanne per oltre 540 anni di carcere
Le pene più alte sono state avanzate nei confronti del boss Franco Gambacurta, considerato il vertice del clan: 30 anni di carcere e altri 5 di libertà vigilata
Condanne per oltre 540 anni di reclusione sono state chieste dal pm Francesco Cascini di Roma nel processo in tribunale a una settantina di esponenti legati ai Gambacurta, clan egemone nei quartieri di Montespaccato e Primavalle, periferia nord della Capitale.
Le pene più alte sono state avanzate nei confronti del boss Franco Gambacurta, detto 'zio Franco', considerato il vertice del clan: 30 anni di carcere e altri 5 di libertà vigilata; 26 anni e 5 anni di libertà vigilata sono stati chiesti per Massimiliano e Roberto Gambacurta.
Ai componenti del gruppo criminale la procura contesta, a vario titolo, l'associazione a delinquere finalizzata a reati di usura, estorsione, riciclaggio, intestazione fittizia dei beni, traffico e spaccio di droga aggravati dal metodo mafioso. Parti civili costituite sono, fra gli altri, il Comune di Roma, la Regione Lazio, l'Associazione Codici e il Forum delle Associazioni Antiusura.
Per una decina di imputati è stata invece sollecitata l'assoluzione.