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Roma
Scale mobili e sedicenne uccisa: “Roma e il suo tessuto sociale cadono a pezzi

Bus a fuoco, tetti di chiese che vengono giù come sbriciolati da un terremoto; grandine che intasa le caditoie otturate, una ragazzina drogata, stuprata e uccisa a San Lorenzo poi il crollo di una scala mobile con 24 feriti che arriva una settimana dopo l'allarme sicurezza dell'ex numero 1 di Roma Metropolitane e e l'accusa – smentita dalle immagini – dei tifosi del Cska che ballavano sulla scala e invece rotolavano verso terra sulla scala sfrenata. Il degrado di Roma diventa disfatta.

Il giorno dopo il guasto alla scala mobile della stazione A Repubblica, l'analisi più lucida di quello che sta accadendo a Roma arriva da Alberto Civica, segretario generale della Uil di Roma.

Civica: "Basta è arrivato il momento di agire"
Scrive Civica con grande lucidità: “Stiamo assistendo purtroppo al crollo di una città, che cade a pezzi ogni giorno sotto i nostri occhi. Crolli strutturali come le scale mobili della fermata della metropolitana Repubblica qualche ora fa e su cui ancora non abbiamo notizie certe o l’allargamento di alcuni quartieri della città lo scorso week end. Crolli del sistema sociale e di quello della sicurezza che hanno prodotto la morte di una ragazzina di sedici anni, stuprata dal branco nel centrale quartiere di San Lorenzo, durante la notte tra venerdì e sabato. L'autopsia eseguita sul corpo della ragazza ha portato alla luce oggi una verità tragica che non avremmo voluto ascoltare. Non si può morire così a sedici anni. Perché se è vero che l’omicidio è causato dai singoli, è anche vero che una città che non riesce a tutelare i suoi cittadini è quanto meno complice. Basta. È arrivato, e da parecchio in realtà, il momento di agire seriamente. Non servono i rimpalli di responsabilità tra passato e presente o tra istituzioni di diversi colori politici. Servono serietà, impegno e volontà ferrea per far riprendere questa Capitale che sta precipitando sempre più”. 

 

Salvini su Raggi: "Mi aspettavo cambiamento"
Infine, la mazzata che arriva dal ministro degli Interni, Matteo Salvini: "A Roma i 5 stelle potevano fare di meglio, anche se hanno ereditato una roba sovrumana. Mi aspettavo di più' come tutti i romani, un vero cambiamento". Lo ha detto a Rtl 102,5 parlando dell'amministrazione Raggi. E poi ha aggiunto: “Oggi andrò a San Lorenzo, voglio vedere dove una ragazzina è stata drogata, stuprata e ammazzata nel cuore di Roma. Non possono esserci luoghi della morte, non possono esserci buchi neri". Ovviamente Salvini si riferiva al caso di Desiree Mariottini, trovata cadavere in un capannone abbandonato in uno dei quartieri della movida romana.

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