Scandinavi e passionali: 100 ore d'amore. Super show al Festival del cinema nordico
A Roma la quinta edizione del Nordic Film Fest
di Marco Zonetti
Dal 21 al 24 aprile, alla Casa del Cinema di Roma, torna in grande stile il Nordic Film Fest, il festival del cinema nordico giunto già alla quinta edizione e che quest’anno si presenta ancor più ricco delle precedenti. Tema della rassegna di quest’anno: “L’amore nordico”. Amore declinato in tutte le sue accezioni: amore per la patria, amore per la madre, amore proibito, amore per la verità, e così via… perfino amore per le pecore, come nel caso dell’islandese Rams del Grímur Hákonarsson, celebratissimo in tutto il mondo e premiato l’anno scorso a Cannes come miglior film nella sezione Un certain regard.
I film in rassegna accontentano tutti i palati, dal biopic dedicato alla regina Cristina di Svezia (morta e sepolta a Roma) The girl king; al thriller psicologico Absolution; al seguito del rocambolesco Lapland Odissey; ai due film di Bille August, Silent Heart, sullo scabroso tema dell’eutanasia e Marie Krøyer, un’Anna Karenina danese. E poi ancora il thriller politico The Idealist; il già citato Rams; Victoria, storia dell’amore contrastato fra due ragazzi di classi sociali differenti; l’amore interrazziale di I am yours; l’enigmatica storia d’amore che trascende il tempo de La Ragazza delle arance; Hotel, che si focalizza sulle dinamiche di sopravvivenza a un trauma; Something must break, che narra l’amore fra due ragazzi, uno androgino e uno che si professa non gay; Underdog, con protagonista una ragazza svedese che si trasferisce a Oslo in cerca di lavoro, creando scompiglio in una famiglia dell’alta borghesia. Presenti anche quattro film scelti dal circolo scandinavo nella sezione Special event: La voce di Mette, saga di una malata mentale; Melker (definito la risposta svedese ai Simpson); il documentario danese In light of the revolution sulla primavera araba egiziana; A life in dirty movies, che ricostruisce la storia d’amore del celebre regista di film erotici Joe Sarno e la sua consorte e collaboratrice Peggy. Parallela alla rassegna, l’imprescindibile mostra fotografica dedicata al rapporto sentimental-professionale fra Ingmar Bergman e Liv Ulmann, impreziosita dalla proiezione del documentario LIv & Ingmar e dal film diretto dalla stessa Ulmann, Miss Julie. Anche l’amore per la scrittura ha la sua parte grazie alla collaborazione con la Writers Guild Italia, che prevede incontri con autorevoli sceneggiatori di celebrate serie televisive scandinave.
Amore nordico, dunque. Due parole che, affiancate, ci appaiono quasi come un ossimoro, pretendendo noi latini il monopolio dei sentimenti e della passione. Le pellicole selezionate quest’anno dal Nordic Film Fest dimostrano invece quanto i cineasti scandinavi siano altrettanto passionali e appassionati nel loro approccio all’amore – qualunque esso sia – e alle storie da raccontare, e che sotto quei visi e quegli scenari di neve e solitudine (per citare la definizione che diede Roland Barthes di Greta Garbo) batte un ardente cuore di fuoco.