Schiavi del gioco d'azzardo. La Caritas cala il suo asso
Riconoscere la dipendenza da gioco d'azzardo, capire come nasce e come si sviluppa la patologia, prevenire il rischio patologico: a mettere le mani su un fenomeno di massa troppo spesso trascurato, è la Caritas di Roma che, a partire dal 26 febbraio organizza la prima edizione del corso di formazione sui rischi del gioco d’azzardo.
Scommesse sportive, ‘gratta e vinci’, estrazioni numeriche di vario tipo, sale bingo e sale slot, videolottery e giochi online: la proliferazione dell’offerta e la pubblicità concorrono alla diffusione di un comportamento rischioso anche se la gran parte delle persone sottovaluta la possibilità che si trasformi in una dipendenza rovinosa.
Con l’obiettivo di approfondire i termini della questione fornendo strumenti utili a riconoscere e comunicare ad altri l’ingannevolezza e le contraddizioni su cui si regge il sistema gioco d’azzardo, la Caritas di Roma organizza un ciclo di incontri di formazione rivolto a quanti, per lavoro o volontariato, possono entrare in contatto con giovani o adulti che hanno un rapporto problematico con il gioco d’azzardo.
La formazione, rivolta principalmente ad operatori e volontari Caritas così come ad animatori ed educatori sociali, verterà sui vari aspetti che connotano il fenomeno “azzardo” a livello sociologico, comunicativo, clinico e pedagogico.
Il corso gratuto, che si tiene presso la Cittadella della Carità sula via Casilina Vecchia, è articolato in quattro incontri tenuti dai maggiori esperti del fenomeno: venerdì 26 febbraio, giovedì 31 marzo, giovedì 12 maggio, venerdì 10 giugno. Per informazioni: noazzardo@caritasroma.it.