Roma

Scientopolis: danni per 10 mila euro. Il produttore vuole chiudere la mostra

Vandalizzata da un gruppo di bambini dell'Infernetto

Ammontano a più di 10mila euro i danni realizzati alla mostra Scientopolis da un gruppo di una dozzina di bambini provenienti dall'Infernetto, che domenica pomeriggio ha visitato il Guido Reni District.

 

I ragazzini, che vanno dai 10 ai 13 anni, sono stati lasciati vagare da soli per la mostra dai genitori, e hanno vandalizzato le attrazioni, rendendone inutilizzabili 7 su 50.

Una cifra da capogiro che ha spinto il produttore londinese World Touring Exhibitions a chiedere il ritiro immediato della mostra interattiva dall'Italia, per non rischiare altri danni prima del trasferimento di Scientopolis in Germania.

Lunedì e martedì la mostra ha aperto regolarmente i battenti, nonostante numerose delle postazioni riservate alla scoperta della scienza risultino inutilizzabili. Le società promoter locali, Venice Exhibition srl e Time4Fun srl, stanno provando a convincere la World Touring Exhibitions a protrarre la permanenza a Roma almeno fino all'Epifania, ma la società non sembra voler aspettare.
“La produzione londinese teme ulteriori danni e vuole ritirare da Roma la mostra interattiva Scientopolis, ma anche la vicina mostra Brikmania, prodotta dalla stessa società, www.guidorenimostre.it, quest'ultima per il danno da oltre mille euro subito a metà ottobre dalla riproduzione del Titanic in mattoncini Lego”, spiegano gli in una nota organizzatori del Guido Reni District.
Per Scientopolis la società ha già firmato accordi con numerose città del mondo e non vuole rischiare di precludersi la continuazione del tour.
La riproduzione in Lego lunga 7 metri del Titanic, invece, volerà in Cina dove è stata promessa come attrazione alla cerimonia di varo di una delle due repliche esatte del transatlantico in scala 1:1 nel 2018.
Intanto sono state avviate le pratiche assicurative: “Stiamo valutando con i nostri legali le strade da percorrere - aggiungono gli organizzatori  - I genitori di alcuni dei protagonisti degli atti vandalici ci hanno fatto sapere che non sono disposti a pagare eccependo che secondo loro le attrazioni erano già danneggiate. I produttori di Londra non riescono a capacitarsi dell'accaduto visto che di fronte ad ogni postazione interattiva è chiaramente spiegata la modalità di utilizzo della stessa, ma evidentemente qui a Roma non è bastato”.