Roma
Sciopero generale: la Raggi scrive ai comunali: “Nessuna svendita aziende”
Contro lo sciopero dei dipendenti comunali del prossimo 25 ottobre, Virginia Raggi tenta la procedura di raffreddamento emotiva. Una moral suasion attraverso una lettera aperta pubblicata su Fb nella quale assicura: ciò che è pubblico resterà pubblico.
Spiega il sindaco ai romani social: “Migliorare i servizi ai cittadini, non svendere le aziende pubbliche dei romani ai privati e tutelare i posti di lavoro dei dipendenti onesti. Ho scritto una lettera aperta a tutti i lavoratori delle aziende partecipate di Roma Capitale: tre obiettivi da raggiungere insieme nell'interesse della città e di noi cittadini”.
Il testo della lettera
”Scrivo a voi dipendenti delle partecipate di Roma Capitale. Fin da subito voglio chiarire un punto: le aziende dei romani resteranno pubbliche e la mia amministrazione tutelerà i posti di lavoro.
Le aziende pubbliche, ben gestite, possono funzionare meglio di quelle private. Allo stesso tempo sono convinta che alcune società debbano essere saldamente in mano pubblica perché perseguono l’interesse dei cittadini e non le logiche di mercato. E’ necessario far quadrare i conti assicurando i bisogni della collettività. Perseguire soltanto il profitto economico non garantisce i più deboli. Dobbiamo aiutare chi resta indietro. Riporto un esempio pratico, le linee periferiche dei bus non hanno gli stessi ricavi di quelle del centro ma ritengo che sia compito della amministrazione garantire il servizio di trasporto in tutta la città.
Scrivo a voi lavoratori delle aziende partecipate per due motivi. Il primo è ringraziarvi: siete voi che erogate questi servizi. Il secondo è rassicurarvi: questa amministrazione non ha alcuna intenzione di svendere le proprie aziende partecipate ai privati e mandare in strada i dipendenti. Non sono parole. Lo dimostrano i fatti. In primis, lo sforzo che abbiamo compiuto per rilanciare Atac e salvare oltre 10.000 posti di lavoro: abbiamo acquistato centinaia di nuovi autobus e stiamo assumendo nuovi autisti per guidarli.
Lo dimostra lo sforzo di risanamento dei conti delle stesse aziende: rimettere i bilanci in ordine significa evitare che un giorno queste azienda falliscano ed evitare quello spreco di soldi pubblici che è alla base di tanti disservizi sui quali faticosamente stiamo intervenendo. Vado al dunque. Ama è e resterà pubblica ma questa amministrazione non darà mai il proprio via libera a bilanci non veritieri ereditati dal passato. Allo stesso modo Roma Metropolitane garantirà il proseguimento dei lavori della Metro C ma non può continuare ad essere un pozzo senza fondo di risorse e denaro pubblico. Noi non mandiamo in strada nessuno, ma risaniamo aziende decotte che difficilmente starebbero sul mercato e che prima o poi presenterebbero il conto agli stessi lavoratori.
Basta un solo dato: abbiamo ereditato Atac che aveva gli autobus con l’età media più alta d’Europa ed un buco di un miliardo e trecento milioni di euro. La stiamo risanando e stiamo mettendo in salvo i posti di migliaia di lavoratori.”
Virginia Raggi