Sciopero trasporti, Roma nel caos. Per Atac e Ama la soluzione del fallimento
Metropolitane chiuse e bus “invisibili”. “Paralizzeremo Roma”, detto: fatto
Orsa Tpl, Faisa Confail, Sul Ct, Utl e Usb si prendono la rivincita sull'accordo del luglio 2015. La proposta de La Marianna per chiudere la gestione pubblica di trasporti e rifuti col fallimento di Atac e Ama e l'indizione di gare europee.
Cgil, Cisl Uil e Faisa spazzati via dallo sciopero Orsa Tpl, Faisa Confail, Sul Ct, Utl e Usb avevano promessi di paralizzare Roma e ci sono riusciti. Strike Capitale per lo sciopero degli autoferrotranvieri puntuali all'appuntamento con la rivolta: metro A chiusa, Metro B, chiusa e stop anche alla Metro C, alla Termini-Centocelle, alla Roma-Lido e Roma-Viterbo appesa ad un manipolo che si ostina a lavorare guardato male dagli altri colleghi.
Il sistema delle metropolitane chiude le porte in faccia ai romani e in superficie gli autobus riprendono la via dei depositi. Peggio va solo sulle linee del gestore privato Roma Tpl che ha congelato gli stupendi del personale in attesa del pagamento del servizio da parte del Comune che, solo ora, si è accorto di una serie di irregolarità nel sistema dei subappalti e ha deciso di erogare solo il 75 per cento di quanto pattuito dal contratto. Risultato: depositi di Roma Tpl in subbuglio e blocco delle linee periferiche 028, 146, 546, 763, 775, 889, 907, 912, 985, 992, 993, 999, C19 alle quali si aggiungono 028, 146, 546, 763, 775, 889, 907, 912 , 985, 992, 993, 999 e C19 e parzialmente anche 892 e 998.
Con una città paralizzata e in preda alla sindrome del traffico, arriva come un tornado il “Piano Nathan” un progetto che vede il debutto del soggetto politico di ispirazione radicale, La Marianna, sostenuto da Giovanni Negri e la Fondazione Luigi Einaudi, entrare nel dibattito sul futuro delle aziende del Comune di Roma con una proposta risolutrice: avviare al fallimento pilotato entrambe le società alle prese con debiti monstre e poi indire immediatamente gare europee per affidare il servizio ai privati.
Per Atac spiegherà come chiudere la gestione pubblica il professo Francesco Filippi, ordinario di Trasporti e Logistica all'Università La Sapienza, insieme al segretario dell'Aduc Primo Mastrantoni e al capo della segreteria della Fondazione Einaudi.
Per Ama l'analisi dell'emergenza rifiuti in cui la città versa da anni, è affidata a Christian Raimo per ripercorrerà le tappe storiche della “monnezza” e a Beniamino Bonardi dell'astrolabio-Amici della Terra che spiegherà invece come l'unica soluzione per ripulire la città e dare servizi degni sia quella europea di utilizzare appieno i termovalorizzatori. Il titolo dell'appuntamento di martedì 22 novembre negli uffici della Fondazione di Largo dei Fiorentini 1 è emblematico e terribilmente sintetico: “Una capitale paralizzata e coperta dai rifiuti”.
A proposito. Per chi non lo sapesse, lo sciopero di oggi è stato indetto da 5 sigle sindacali minori per protesta contro l'accordo del luglio 2015 per l'aumento di produttività firmato da Cgil, Cisl e Uil e mai sottoposto e referendum tra i lavoratori. Vista l'adesione, la volontà dei tranvieri è chiara.