Roma

Scissione M5s: “Meglio il dibattito sulla pizza”. De Vito-Di Maio: la vendetta

L'ex presidente del Consiglio comunale di Roma, “perseguitato" dal ministro degli Esteri definisce la pizza di Briatore tema più interessante

La scissione M5s e il ministro Di Maio che resta nel Governo Draghi? Per Marcello De Vito, già presidente del Consiglio Comunale di Roma e a processo per lo Stadio di Tor di Valle, la vendetta è un piatto che va servito freddo. Ma va servito, visto che Di Maio al momento del suo arresto minacciò ai quattro venti di cacciarlo dal Movimento.

Ma De Vito ha fatto prima ad andarsene con Forza Italia e così di primo mattino sulla sua bacheca pubblica un post quasi esoterico dal titolo eloquente anche se mai diretto. Il giorno dopo la scissione M5s, glissa sulle vicende del Movimento e definisce la querelle sulla pizza napoletana di Flavio Briatore in via Veneto “Quanto di più interessante al momento”.

Scissione M5s: “Meglio il dibattito sulla pizza". De Vito col fioretto

Il post è lungo e non coinvolge mai l'ex amico che al momento del suo arresto tuonò “Lo caccio” e poi lo denunciò per violazione del codice etico pur essendo ai domiciliari e in attesa di processo. Era il 2019, oggi di fronte all'uscita del ministro degli Esteri dai Cinque Stelle, De Vito affronta con leggerezza gelida il tema del giorno: “Devo ammettere che mi sta davvero appassionando questa "querelle" nostrana tra Flavio Briatore ed i pizzaioli napoletani, sul tema della... PIZZA. I costi, gli ingredienti, la qualità. La BONTA'! In fondo stiamo parlando di un autentico "Monumento nazionale", tipico esempio di quella genialità creativa tutta partenopea. Che meraviglia! Conosco (per ovvii motivi) molte pizzerie a Napoli e dintorni: senza fare nomi, ma volendo dare la mia personale opinione al dibattito, devo dire che per me sono loro gli autentici e indiscussi NUMERI UNO! Comunque, a prescindere da come uno la pensi, la questione rappresenta indubbiamente quanto di più interessante offra il panorama nazionale. Al momento”. Traduzione: la vicenda Di Maio è ampiamente superata come interesse dal tormentone sulla pizza. Oppure ancora “che pizza Di Maio” Vendetta servita.