Roma
Scontrino Gate, condannato Marino: “È stata una vera e propria persecuzione”
L'ex sindaco fa ricorso in Cassazione contro la sentenza d'appello
“Più che un'inchiesta è stata una vera e propria persecuzione”. Così l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino ha commentato la sentenza in appello che lo condanna a 2 anni per peculato e falso.
Sfogandosi sulle pagine del Messaggero, Marino si dice amareggiato per l'esito inatteso della vicenda. Assolto in primo grado da tutte le accuse, non si aspettava un capovolgimento della situazione e annuncia che farà ricorso in Cassazione.
ll processo riguarda la rendicontazione degli scontrini di alcune cene di rappresentanza, che sarebbero state pagate con al carta di credito del Campidoglio per un ammontare di 13 mila euro complessivi.
Ma Marino non ci sta e definisce assurdo “pensare che le cene istituzionali del sindaco della Capitale d'Italia vengano considerate praticamente in massa un atto di peculato". È come se i giudici, continua, "avessero ritenuto che in tutti i mesi di mandato io abbia organizzato solo cene private e nessun incontro di rappresentanza. Non è credibile", conclude citando lo scontrino contestato della cena con Anne Hidalgo, sindaco di Parigi.
Ora Marino dovrà rimborsare la città di Roma, oltre a rifondere le spese processuali. Una vicenda che gli sta costando caro e che già nel 2015 era stata responsabile della fine alla sua esperienza in Campidoglio.
Marino ha inoltre sottolineato come la sentenza di secondo grado arrivi proprio mentre nel Paese si avvicinano due importanti scadenze elettorali: quella delle politiche e quella delle Regionali del Lazio e che quindi sia da considerarsi “sentenza politica”.
Per il legale dell'ex sindaco, Enzo Musco, la decisione della Corte d'Appello appare “priva di qualsiasi fondamento razionale e giuridico. Una sentenza in evidente conflitto con quanto emerso dalle indagini della Procura così come già riconosciuto dal giudice di primo grado".
Musco annuncia che "con il mio assistito ricorrerò in Cassazione confidando in una valutazione aliena da sospetti di natura politica. Non posso esimermi dal rilevare come questa condanna condizioni la formazione delle liste per le imminenti elezioni politiche e quindi i relativi risultati".