Scontrino Gate, Marino assolto. La Procura non si arrende e impugna
L'ex sindaco di Roma era stato assolto dall'accusa di truffa e peculato
Per l'ex sindaco di Roma Ignazio Marino lo scontrino gate non è ancora finito.
La Procura di Roma ha impugnato la sentenza con la quale il gup Pierluigi Balestrieri, il 7 ottobre scorso, ha assolto l'ex sindaco Ignazio Marino dalle accuse di peculato e falso, oltre che di truffa, in relazione all'utilizzo della carta di credito fornita dall'amministrazione comunale per 56 cene di rappresentanza e ai compensi riferiti a collaboratori fittizi legati alla Onlus Imagine.
Parlando della questione 'scontrini', i pm Roberto Felici e Pantaleo Polifemo ritengono di aver "fornito l'evidenza positiva del fatto" che Marino abbia "utilizzato la carta di credito per spese voluttuarie al solo fine di soddisfare bisogni personali". Quanto alla Onlus, creata nel 2005 con l'obiettivo di fornire aiuti sanitari in Sudamerica e Africa, l'ex sindaco - sostengono i pm - era "consapevole" dell'artificiosita' e falsita' dell'operazione realizzata con un danno causato all'Inps.
Lo scorso 26 gennaio l'ex sindaco è stato rinviato a giudizio per un'alltra vicenda: querelato dai grillini è accusato di aver diffamato il Movimento 5Stelle paragonandolo ai protagonisti di Mafia Capitale.