Roma
Scuola, la battaglia di FdI per la ventilazione meccanica controllata
La proposta in Assemblea Capitolina della consigliera di FdI per contrastare il Covid nelle scuole e non solo
Il sistema di ventilazione meccanica controllata, per il suo rapporto costi-benefici resta una delle soluzioni migliori per evitare la diffusione dei virus anche nei luoghi chiusi.
Tutti noi abbiamo impresso nella mente i mesi passati a casa durante le fasi più dure del “lockdown”. Ma chi ha, come me, figli che vanno a scuola si è dovuto scontrare con ulteriori disagi, tra i quali la didattica a distanza che, per sua natura intrinseca, non potrà mai sostituire quella in presenza. Il rientro nelle scuole doveva necessariamente conciliarsi con la problematica sanitaria e, nel tempo, sono emerse diverse proposte per risolvere tale questione. Come non menzionare i “mitici” banchi a rotelle mai utilizzati?Ritengo di poter affermare, alla luce delle informazioni, delle conoscenze , dei dati e dei riscontri oggettivi sui risultati prodotti che il miglior rapporto costo-beneficio è il “sistema di ventilazione meccanica controllata”.
La proposta in Assemblea Capitolina
Questa tecnologia va a interessare il filtraggio dell’aria epurandola dai Virus, fra cui quello del COVID-19, quindi, ho iniziato a proporre, attraverso documenti in Assemblea Capitolina, tale sistema. Finalmente un paio di settimane fa è stata approvata una mozione, da me proposta, dove si chiede di valutare la possibilità di dotare tutti gli istituti scolastici di competenza comunale di impianti di purificazione d’aria ambientale, specificando che tale impegno economico non sarebbe finalizzato al solo contenimento del COVID-19, ma sarebbe da inserire in un più ampio progetto di ammodernamento delle strutture, quindi, con ampia possibilità di essere ricompreso anche nei fondi europei prossimi all’arrivo
Gli studi scientifici a sostegno della ventilazione meccanica controllata
Ci sono diversi studi scientifici, i quali dimostrano che la ventilazione meccanica è in grado di abbattere, oltre ai virus in generale, il rischio di contrarre il covid fino all’82%. Questo dato è frutto di una ricerca introdotta dalla Fondazione Hume, presieduta da Luca Ricolfi, in collaborazione con la regione Marche, dove , fra l’altro, molteplici istituti scolastici hanno adottato questa tecnologia con feedback positivissimi. Si può affermare, quindi, che il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, di Fratelli d’Italia, si è contraddistinto per aver adottato una scelta virtuosa e di ampia visione. Ciò che auspico è che si possa iniziare, anche a Roma, un percorso serio che porti ad adottare tale sistema, e in questo io in primis, insieme ai colleghi di Fratelli d’Italia, continuerò a tenere alta la barra dell’attenzione in assemblea capitolina.
Le proposte di FdI fin da inizio pandemia
Vista la particolarità e l’importanza della materia, corre l’obbligo di effettuare un’analisi: il mio partito, anche nei periodi più complicati della pandemia, pur essendo nell’opposizione, alle varie maggioranze che si sono succedute al Governo nazionale, non si è mai sottratto al dibattito con proposte concrete, sempre volte a un fine costruttivo scevro da polemiche sterili. Purtroppo queste iniziative non sono state viste benevolmente da parte di alcune controparti politiche, le quali notando la bontà delle soluzioni proposte, erano preoccupate dal positivo ritorno di immagine che avrebbe interessato Fratelli d’Italia
Il flop dei banchi a rotelle
C’è stata, quindi, una corsa a trovare altre soluzioni per intestarsi l’etichetta “ho trovato io la soluzione”, anche se dal mio punto di vista sarebbe stato necessario concentrarsi sul Come e non sul Chi. A prova di quanto sopra affermato vorrei menzionare, tra i vari fallimenti del Governo, il “più grande”: i tristemente famosi “banchi a rotelle” che, oltre ad essere risultati assolutamente inutili, hanno impattato in maniera astronomica sui conti italici. In particolare, l’Anac ha puntato la sua lente di ingrandimento sulla gara d’appalto dell’ex commissario Arcuri che ha riguardato l’acquisto di circa 400.000 banchi ed è stato rilevato che questi sono stati acquistati con un prezzo maggiorato. Per i banchi era stata infatti stimata una spesa media di 75 euro mentre il prezzo medio di aggiudicazione è arrivato a 93,4 euro. Per un totale di…oltre 300 milioni di euro. Danari buttati al vento! Un flop annunciato e poi divenuto reale. Quindi denari spesi malissimo e, ricordiamolo, tutti soldi di noi Italiani.
Il giornalismo pro Governo
Adottare fin da subito la tecnologia della ventilazione meccanica controllata sarebbe stata una soluzione sicuramente più valida, ma in questo- ovvero osteggiare e deridere- è intervenuto un certo giornalismo, che si dipinge come “illuminato” in versione “io sono io e voi non siete un …”. Sono parole forti, forse, però vorrei far riflettere.
Proteggere il diritto allo studio
I più piccoli, che profondamente amiamo, saranno il futuro dell’Italia, del Mondo, saranno loro che dovranno costruire una realtà migliore, più giusta. Questo può avvenire solo in un modo, attraverso lo studio, e noi “grandi”, consapevoli dell'importanza del diritto allo studio, dobbiamo metterli nelle migliori condizioni possibili per non limitare la loro fase di crescita.
La battaglia di FdI
C’è stato un evento che mi colpito in modo particolare, e ha prodotto in me una fase di riflessione... A cosa mi riferisco?. Durante un famoso e seguito talk show politico in prima serata, un’opinionista di punta si è lasciata andare a forti esternazioni, deridendo, insieme al conduttore, la proposta avanzata da Giorgia Meloni al Premier Mario Draghi di utilizzare il sistema di aerazioni meccanica controllata per il sistema scolastico. Il tutto senza evidenziare gli studi scientifici in merito. Perché mi ha impressionato? Perché istillare il dubbio, in un importante programma nazionale che si pone in ottica “intellettuale”, che il “sistema di ventilazione meccanica controllata” possa essere un’idea strampalata, può incidere nelle scelte politiche. Naturalmente non posso affermare che l’intento fosse quello di depotenziare il leader dell’opposizione o di commentare in modo scherzoso un accadimento. Trattandosi però di un argomento così delicato (la tutela dei minori in un contesto complicato come quello pandemico) sarebbe stato auspicabile un diverso approccio. Sull’aspetto comunicativo applicato negli ultimi tempi potrei scrivere molto altro, ma mi limito a queste veloci considerazioni, per ora.
L'emendamento del Governo
Fortunatamente però, dopo quasi due anni quella “strampalata idea” della ventilazione meccanica, diviene sempre più presente nelle agende dei media e pure in quella del Governo che ha stanziato dei fondi e rafforzato l’intento attraverso un emendamento entrato a far parte della legge N. 11 del 18 febbraio 2022 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il testo di questo emendamento prevede che, entro 30 giorni, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, vengano definite le “linee guida sulle specifiche tecniche in merito all’adozione di dispositivi mobili di purificazione e impianti fissi di aerazione”, oltre che di sanificazione delle aule. Il costo per istallare un impianto di ventilazione meccanica si aggira intorno ai 5000 euro per aula e fino ad ora, come già accennavo, solamente la regione Marche ha adottato in modo importante questa tecnologia.
Concludo ricordando che i nostri bambini, negli ultimi due anni, hanno fatto lo slalom tra scuola in presenza e didattica a distanza (dad). In aula devono ovviamente indossare le mascherine per molte ore e stare sostanzialmente al freddo perché l’unico modo per poter creare un ricircolo d’aria è stare con le finestre aperte. D’inverno entra il freddo, d’estate il caldo torrido. Io ritengo sia arrivato il momento di adottare in modo massiccio questa tecnologia che è utile non solamente per abbattere la possibilità di contrarre il covid, ma anche altri virus che continueranno a circolare, come la banale influenza.
Non bisogna quindi pensare in modo miope che, essendo finalmente il covid sotto controllo, non ci sia bisogno di mettere in campo queste misure. Vivere tante ore in un ambiente sano comporta una minore possibilità di essere contagiati dai virus che esistono oggi ed esisteranno sempre.