Roma

Scuola, mille bambini senza mangiare: il nuovo servizio mense è un disastro

Al via il nuovo servizio di ristorazione scolastica: nel Municipio VIII 1000 bambini senza cibo. Ciaccheri: “Ennesimo esempio di incapacità del Campidoglio”

Pronti, via e subito mille bambini a digiuno, senza mangiare: partenza con il “botto” per il nuovo e tanto sbandierato servizio di ristorazione scolastica di Roma Capitale. Metà degli studenti dei plessi scolastici del Municipio VIII rimasti senza pranzo: il minisindaco Ciaccheri una furia contro il Campidoglio.

 

Il colmo è che il sito del Comune di Roma campeggia in primo piano il comunicato in cui illustra le “gesta” del nuovo servizio: "Il 7 gennaio prende il via il nuovo servizio di ristorazione scolastica di Roma Capitale. L’Amministrazione ha garantito e tutelato la qualità del servizio e i livelli occupazionali per i lavoratori. Il dialogo tra Amministrazione e aziende aggiudicatarie ha portato alla sottoscrizione dell’impegno, da parte delle aziende, di assicurare la continuità dei rapporti di lavoro, le mansioni e i parametri orari nei confronti dei dipendenti interessati che erano impiegati nei servizi del precedente appalto, compreso il personale delle cucine dei nidi comunali della società Roma Multiservizi SpA e delle società che gestivano il servizio in autogestione".

Ma la realtà dice che al primo giorno di “lavoro” del nuovo servizio, “Almeno nella metà dei plessi scolastici del Municipio VIII, in particolare Damiano Sauli, Poggiali-Spizzichino e Carlo Alberto Dalla Chiesa, il servizio di mensa scolastica è andato completamente in tilt e quasi 1.000 bambini sono rimasti senza un pranzo caldo o addirittura senza nulla da mangiare”, dichiara il presidente Amedeo Ciaccheri. In pratica nelle più grandi e frequentate scuole di Garbatella, Montagnola e Roma 70 il servizio non è ancora a pieno regime: una dieta 2.0 per i piccoli studenti romani.

“Parte malissimo la tanto sbandierata svolta voluta dal Campidoglio per le mense delle nostre scuole. Un altro ennesimo esempio di incapacità – conclude Ciaccheri - e a pagare sono sempre gli stessi: Roma e i Romani. I nostri cittadini e la nostra città meritano rispetto e non di essere ogni giorno trattati così”.