Roma
Scuole al gelo: dopo il complotto dei frigo, Raggi travolta dalle caldaie
“Operazione scuole calde un bluff”. Il sindaco lascia gli studenti al freddo
Dopo il “complotto dei frigoriferi”, contro il sindaco Virginia Raggi, esplode la congiura delle caldaie che catapultano il sindaco a 5Stelle nella bufera.
Pd, Lista Marchini, Fdi: tutti contro l'amministrazione M5S. Gli studenti battono i denti nelle aule scolastiche e le opposizioni vanno all'attacco del sindaco Raggi, sulla quale si scatena la bufera, non di neve, almeno per ora, ma di critiche.
A cominciare dal capogruppo Lista Marchini in Assemblea capitolina, Alessandro Onorato che arriva a chiederne le dimissioni: “Un sindaco che non è in grado di garantire neanche i termosifoni accesi nelle scuole comunali dovrebbe dimettersi. La Raggi aveva promesso che si sarebbe dedicata esclusivamente all’ordinaria amministrazione, peccato che i fatti dicano il contrario e da Torre Gaia a Ostia passando per il centro migliaia di bambini sono costretti a casa.”
Parla di operazione bluff la capogruppo del PD Capitolino Michela Di Biase: “Se non fosse per i disagi prodotti a docenti, alunni e genitori in decine di scuole di ogni ordine e grado potremmo definire ‘l’operazione scuole calde’ una vera beffa. L’iniziativa, annunciata sabato 7 gennaio dal Campidoglio, come un piano straordinario per intiepidire il rientro a scuola di migliaia di studenti a fronte delle basse temperature di questi giorni ha invece messo i brividi a docenti e scolaresche. Il risultato prodotto è desolante: le proteste dei genitori si sono moltiplicate e in tanti sono tornati a casa. L’ennesimo flop dell’amministrazione Raggi copre di gelo scolari e studenti romani”.
Va all'attacco anche Fabrizio Ghera capogruppo di Fdi-An in Campidoglio: “Dopo la sparata dei 5 Stelle che avevano sbandierato in pompa magna l’accensione dei termosifoni in anticipo di 24 ore rispetto alla riapertura dei plessi scolastici prevista appunto per il 9 gennaio, viste le temperature che in questi giorni sono andate sotto lo zero, i bambini romani invece si sono oggi ritrovati con le aule delle scuole fredde. In queste ore, infatti, ci stanno arrivando segnalazioni da parte di genitori e mamme che lamentano come interi istituti scolastici siano al gelo e molti plessi stanno rimandando a casa i bambini, termosifoni appena tiepidi e tubi delle caldaie ancora gelati”.
"L’operazione Scuole calde a Roma è nei fatti un grande bluff. Non solo gli impianti di riscaldamento nelle scuole non sono partiti 24 ore prima come annunciato dalla Sindaca, ma in alcuni istituti oggi non sono neppure funzionanti. Così, tanti genitori sono stati costretti ad andare a riprendere i figli a poche ore dall’inizio per le aule gelide. Sono numerosissime le segnalazioni che ci arrivano dagli istituti in cui i riscaldamenti risultano bloccati o comunque partiti in ritardo", commenta la capogruppo della Lista Civica in Campidoglio #RomaTornaRoma, Svetlana Celli.
Non risparmia critiche nemmeno il Consigliere capitolino e Vicepresidente della Commissione Scuola di Roma Capitale Ignazio Cozzoli: “All’Istituto Comprensivo Aristide Leonori di Acilia i riscaldamenti sono stati accesi poco prima delle 8 e le maestre della scuola dell’infanzia hanno invitato i bambini a tenere addosso i cappotti. Le stesse maestre, con cui ho parlato, si dicono disgustate: al ritorno dalle vacanze ci sono 4 bagni funzionanti su sei destinati ai piccoli e tutti sono sporchi. Io mi chiedo se il Sindaco Raggi, dopo aver fatto i suoi proclami caduti nel vuoto millantando miracolose accensioni di riscaldamenti inesistenti, riesca a dormire la notte sapendo che si rende complice di questo schifo generalizzato. Sono decine da stamattina le segnalazioni che ho ricevuto dai genitori di tutta Roma”.