Roma
Sel sfiducia Marino, Orfini tratta la resa. L'sms: "Il sindaco si dimette in 24 ore"





Sempre più insistenti le voci che danno il sindaco di Roma sempre più prossimo a gettare la spugna. Un sms gira tra le stanze del Campidoglio parla chiaramente di come Marino ressegnerà le dimissioni nella giornata di oggi, al più tardi venerdì, così da anticipare una mozione di sfiducia che segnerebbe una clamorosa fine dell'amministrazione capitolina.
Nella mattina che segue il giorno più lungo del primo cittadino della Capitale, costretto a furor di popolo a rinunciare alla carta di credito istituzionale e ad annunciare la restituzione delle spese sostenute 'in qualità di Sindaco', Marino si trova senza più alleati: l'ala sinistra della sua maggioranza, da tempo in rotta con la linea dell'amministrazione, dopo aver rinunciato ad essere rappresentata in Giunta e rinunciato a tutte le presidenze in commissione, rompe gli indugi: " E' evidente che i passi annunciati da Marino non sono più sufficienti". E' Paolo Cento, segretario romano di Sel a lanciare il requiem della consiliatura: "E' convocata per oggi alle 14 la segreteria romana di Sel a via Cupra. Il Sindaco valuti se esistono ancora le condizioni per proseguire il suo mandato. Per Sel rimane comunque indispensabile che siano chiarite nelle prossime ore tutte le vicende relative alle spese di rappresentanza perché altrimenti verrebbe meno la sua autorevolezza".
Il commissario del Pd Roma Matteo Orfini tenterà l'ultima strenua difesa del suo sindaco in un incontro proprio con il segretario romano di Sel Paolo Cento per tentare di evitare la presentazione di una mozione di sfiducia che unirebbe a quel punto tutto le opposizioni facendo inevitabilmente cadere tutta la Giunta e aprendo le porte ad un commissariamento del Comune di Roma: affidare la rappresentanza dell'apertura della Porta Santa al prefetto Gabrielli sarebbe un evento storico.
Tuttavia potrebbero essere già gli uomini della squadra di Marino, già nella Giunta di questa mattina alle 12, a chiedere al sindaco di lasciare. Gli assessori, in testa quelli "politici", ultimi arrivati" dal Parlamento a Palazzo Senatorio a luglio per avviare la cosiddetta fase due, proveranno a convincere Marino della necessità di fare un passo indietro per il bene della città con il Giubileo alle porte, eventualmente anche utilizzando come argomento di pressione le loro dimissioni. "Aspettate e vedrete", ha commentato l'assessore ai Trasporti Stefano Esposito interpellato sull'argomento.