Roma
Selfie mania e social patologia. “L'umanità condannata a morte”. Libro choc
Facebook, Instagram e Twitter come incubatori “di un cancro che sta espandendo le metastasi a ogni uomo”
Facebook, Instagram, Twitter e gli altri mini social media in ascesa: dietro la selfie mania si nasconde una vera malattia dilagate e virale che può essere definita come la patologia attraverso la quale la “classica” nevrosi da malattia del secolo, al confronto, prende le sembianze di un raffreddore. Insomma, “un pericoloso feticismo di se stessi”.
“Social narcisi, ossessionati dalla propria forma truccata, pseudo star multimediali illusi di aver raggiunti l'onnipotenza, gioiosamente privati della loro libertà”: come ogni rivoluzione che viene dal basso il libro in formato e-book che mette a nudo senza pietà la selfie follia lo ha scritto uno studente presso la Facoltà di Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma che ha concentrato la sua attività sulle teorie estetiche contemporanee e sul pensiero di Friederik Nietzsche.
Si chiede Giovanni Pacini: “Dopo il fantomatico click due sono i pensieri che sorgono nell’immediato: “Come sono venuto?”, “Cosa diranno gli altri di me?”. Il terrore che ogni giorno attanaglia milioni di persone è motivato dal fatto che la società contemporanea si appoggia alle immagini; fonda sulle rappresentazioni fotografiche le proprie credenze, i propri valori, le proprie conoscenze”.
La conclusione è apocalittica: “L’umanità è immersa in un cancro silente che, asintomaticamente, sta espandendo le proprie metastasi a ogni uomo. Dal silenzio appariranno, quando ormai sarà troppo tardi, le prima grida di dolore che, in breve tempo, muteranno in un secondo silenzio, quello della morte. Una morte che vedrà protagonisti il mondo dell’arte, riguardante la pittura, la fotografa, la musica e, non da ultima, la dignità umana, ormai privata delle proprie intimità e assetata di potere”.
Grazie al secolo dell'immagine tutti sono divenuti star. O quasi. Non resta che aspettare la pubblicazione per sapere se c'è la speranza di una cura.