Sequestrò bimbo per riavere la droga: 11 anni al pugile Mirco Ricci
La corte d'assise d'appello conferma: fu squestro di persona a scopo di estorsione
Fu un sequestro di persona a scopo di estorsione quello che il pugile professionista Mirco Ricci, con sua madre Palma Condemi, mise in atto la mattina del 20 aprile del 2016. Quando rapirono un bambino di 9 anni per riavere indietro dalla mamma una partita di droga per un importo di cinquemila euro.
Lo ha deciso la prima corte d'assise d'appello di Roma che, ripristinando l'originaria imputazione, ha inflitto undici anni e dieci mesi di reclusione ai due imputati, che in primo grado erano stati condannati a 4 anni e mezzo per il reato di tentativo di estorsione con minacce. È stata invece confermata l'assoluzione, "per non aver commesso il fatto", per Francesca Ricci, sorella di Mirco, e Sonia Cataldi, zia del bambino. Stando a quanto accertato dalla Procura, Ricci avrebbe strappato il ragazzino alla madre mentre la Condemi avrebbe messo a disposizione l'appartamento dove il piccolo fu tenuto nascosto per due giorni, salvo poi essere soccorso dalla polizia. Gli imputati hanno sempre negato ogni responsabilita.
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