Roma

Sequestro di beni al commercialista dalle mani d’oro: 3,5 mln di euro

Piercarlo Rossi era “specializzato” in procedure concorsuali di fallimento

I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno confiscato beni mobili e immobili per un valore di circa 3,5 milioni di euro a Piercarlo Rossi, commercialista, giudicato "ideatore, promotore ed esecutore di reiterate condotte illecite ai danni di molteplici procedure fallimentari".


Il provvedimento rappresenta l'epilogo di indagini svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e coordinate dalla Procura capitolina, che nel 2012 avevano consentito di individuare e reprimere un sodalizio composto da 14 tra professionisti (avvocati e commercialisti) e imprenditori che, "intervenendo a vario titolo all'interno di diverse procedure concorsuali (quali curatori, legali delle procedure, legali di parte e creditori), hanno illecitamente incamerato consistenti somme di denaro sottratte dall'attivo fallimentare, in parte trasferite all'estero attraverso accrediti su conti correnti accesi presso istituti di credito ciprioti e svizzeri".
A indagini concluse, furono eseguite, nel 2012, misure cautelari personali nei confronti di 14 persone, tra cui Rossi, per i reati di peculato, falso e riciclaggio. Tali condotte - secondo gli investigatori - hanno consentito a Rossi di accumulare risorse di gran lunga superiori a quelle dichiarate al fisco. Pertanto, nel 2015, il Tribunale di Roma - sezione per l'applicazione delle Misure di Prevenzione, "rilevata la 'pericolosità sociale'" dell'uomo e "accertata la disponibilità di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi leciti", accolse la proposta della Procura, disponendo il sequestro delle disponibilità del professionista.

Considerato che Rossi non è stato in grado di giustificare la legittima provenienza di gran parte del suo patrimonio, il tribunale ha disposto la confisca di beni eseguita oggi. L'operazione ha consentito allo Stato, in tal modo, di acquisire definitivamente 2 immobili (di cui uno a Miami, negli Usa), un mandato fiduciario avente ad oggetto l'intestazione del capitale di una società a responsabilità limitata, disponibilità su conti correnti (tra i quali un conto cifrato presso un istituto elvetico), nonché la totalità delle quote di una società londinese e il relativo patrimonio.