Roma
Serdoz alla guida TgR Lazio. Per il resto è tutta "PaludeRai"
L'ex moglie di Marrazzo è una delle giornaliste più valide del Lazio e dovrebbe accomodarsi sulla poltrona di caporedattore della TgR locale
di Fabio Massa
Se fosse una fiction potrebbe essere chiamata "PaludeRai", e non per il futuro del verbo "paludare" ma per la parola "Palude". Perché in Rai è in atto l'eterna lotta dei manager per rimanere a galla e non affondare. E come si fa a rimanere a galla? Bisogna muoversi il meno possibile. Così, secondo quanto può riferire Affaritaliani.it, al di là dello scontro politico sempre in atto - e che sta crescendo di virulenza - rimangono aperte decine di posizioni in tutta l'azienda. Posizioni importanti come la vicedirezione del Tg1 lasciata vacante da Simona Sala passata a dirigere il Giornale Radio. O come la vicedirezione del Tg2, per sostituire da un anno Andrea Covotta passato a Rai Quirinale. Rai Parlamento arriva Anna Piras, ex caporedattore del TgR Sardegna, pare assai gradita dal Partito Democratico. Dove sono mesi che mancano non uno, non due, ma addirittura tre vicedirettori è Rai Sport. Rumors parlano di due interni e di un esterno da ricollocare, ma si vedrà. Intanto prosegue la tensione sulla TgR. Non sui risultati, che sono davvero lusinghieri. I dati di ascolto hanno - a differenza delle reti ammiraglie - il segno più in ogni regione. Spicca la Val D'Aosta con un +81 per cento, segue il Piemonte con un +54,9 per cento. Benissimo Marche, Campania e Calabria (oltre il 40 per cento di incremento) e assai bene la Lombardia, che sfiora il 30 per cento di crescita. Il Lazio cresce del 19,5 per cento. Ed è proprio sul Lazio che c'è la vera novità: una professionista stimata, bravissima, come Roberta Serdoz. L'ex moglie di Marrazzo è una delle giornaliste più valide del Lazio, e con il gradimento di Zingaretti e di Raggi, ovvero del Pd e del Movimento 5 Stelle, dovrebbe sostituire Carlo Fontana, nominato a fine luglio secondo condirettore in quota PD. Se nel Lazio la scelta è politicamente "tranquilla", nelle due regioni di centrodestra, ovvero Umbria e Sardegna, si sta scatenando l'inferno malgrado le scelte fossero già state fatte. Palude, dunque. Tranne che nei luoghi dove M5S e Pd si mettono d'accordo...
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