Roma
Sesso e disabili, l'ironia di fumetti ed illustrazioni per abbattere il muro
“Sensuability: ti ha detto niente la mamma?”, la mostra che lotta agli stereotipi sulla sessualità e disabilità
Sesso e disabili, ecco la mostra che usa l'ironia del fumetto e delle illustrazioni per abbattere un muro fatto di stereotipi sulla sessualità e disabilità.
Corpi non perfetti, ma comunque sensuali. Ad abbattere, con ironia, gli stereotipi su sesso e disabilità è "Sensuability: ti ha detto niente la mamma?", la Mostra collettiva di fumetti e illustrazioni che torna dal 5 luglio al 31 agosto 2019 nella Sala Tormenti della Casa del Cinema di Roma. Saranno esposti fumetti e illustrazioni, realizzati dai partecipanti al concorso 'Sensuability & Comics', e tavole donate da grandi artisti quali Milo Manara, Fabio Magnasciutti, Mauro Biani, Frida Castelli, Pietro Vanessi, Luca Enoc, Frad, Luca Modesti, Marco Gava Gavagnin e tanti altri.
La mostra è, insieme al Concorso, la seconda tappa del progetto Sensuability, ideato e voluto da Armanda Salvucci Presidente dell’Associazione di promozione sociale Nessunotocchimario, il cui obiettivo è di abbattere gli stereotipi relativi alla sessualità e disabilità, con leggerezza e ironia proponendo una nuova cultura della disabilità attraverso tutte le forme d’arte. Un progetto che mai come oggi è necessario e utile soprattutto alle famiglie che non sanno come affrontare la questione della sessualità, un argomento delicato per tutti e ancora più se legato alla disabilità.
La sessualità è una parte integrante della personalità di ciascuno e non può essere separata dagli altri aspetti della vita. Il sesso però è spesso associato all’attrattività, all’essere giovani e attraenti fisicamente, viene ricondotto allo stereotipo per cui solo se sei “bello e perfetto” puoi farlo.
Cosa succede quando un uomo o una donna non corrispondono a questo schema? Cosa accade quando il corpo non raggiunge l’immagine idealizzata che la società impone? “La nostra sfida è proprio quella di contribuire a diffondere una cultura che rappresenti fisicità differenti dai soliti modelli di bellezza e dai canoni estetici imposti dai media - ha sostenuto Armanda Salvucci - La scelta di cambiare questa narrazione è caduta sul fumetto poiché questo è diventato un linguaggio più “adulto” e maturo anche nel raccontare la disabilità. Di solito però la rappresentazione delle persone con disabilità, nei comics come nella pubblicità, oscilla tra due estremi: la vittima e, per reazione, l’eroe. Con il fumetto e l’illustrazione vogliamo rappresentare tutte le forme di disabilità, anche quelle meno visibili, e sensibilizzare su un tema complesso, qual è la sessualità, contribuendo a creare un nuovo immaginario erotico che descriva corpi non perfetti, ma estremamente sensuali, il tutto con leggerezza e ironia.”
“Quando ho pensato al titolo per la Mostra – continua - mi sono immaginata l’espressione sorpresa e stupefatta dei visitatori davanti alle vignette senza che la “mamma” abbia spiegato loro come stanno le cose, che anche le persone disabili sono persone sensuali e sessuate. Lo faremo noi con leggerezza e ironia. Ma non gli racconteremo delle api e dei fiori.”