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Roma
Sette spose per sette fratelli, il musical rimbomba al Teatro Brancaccio

Ispirato al mondo western di Quentin Tarantino lo show diretto da Luciano Cannito e con la musica di Peppe Vessicchio, porta sul palco 22 interpreti per rivisitare il film di Hollywood.

“Sette spose per sette fratelli”, tra i titoli musical più amati dal pubblico italiano e tratto dall’omonimo film Stanley Donen diventato un cult riproposto da sempre in tv, diventa uno spettacolo teatrale e va in scena al Teatro Brancaccio dal 12 al 30 ottobre. Con 22 interpreti tra danzatori, cantanti e attori, guidati dalla nuovissima coppia del teatro italiano Diana Del Bufalo e Baz, lo show diretto da Cannito, sarà ispirato anche all'ironia dei western di Quentin Tarantino. Sono infatti Broadway e West End i protagonisti nello stile dei costumi di Silvia Aymonino, mentre la scenografia è firmata Italo Grassi con l'impianto luci di Alessandro Caso. Lo show, portato sul palco da FDF Entertainment con la compagnia Roma City Musical, vedrà inoltre la direzione musicale di Peppe Vessicchio.

La trama: amore e stile western nell'Oregon

Siamo nell’Oregon del 1850, in una fattoria tra le montagne vivono i sette fratelli Pontipee: Adamo, Beniamino, Caleb, Daniele, Efraim, Filidoro e Gedeone. Adamo il fratello maggiore, si rende conto che è arrivata l’ora di trovare una moglie che si occupi della casa e della cucina. Un giorno si reca in città per vendere pelli e conosce Milly, la cameriera della locanda del villaggio. Tra i due scocca il colpo di fulmine. Adamo e Milly si sposano e partono per la fattoria. Arrivati a casa Pontipee, Milly ha la sgradita sorpresa, scopre che dovrà prendersi cura non solo del marito, ma anche dei suoi fratelli, sei rozzi montanari rissosi e refrattari all’igiene personale e alle buone maniere. Dopo una certa fatica iniziale, Milly comincia a mettere in riga i sei ragazzi e vedendoli migliorare grazie alle sue cure, Milly comincia segretamente a progettare di unire i sei cognati con le sue amiche del paese. L'occasione propizia si presenta nel corso di una festa annuale in cui durante il ballo i sei fratelli Pontipee, puliti e ben vestiti, danno prova della loro abilità nella danza alle amiche di Milly. La festa vedrà opposte le squadre dei cittadini e dei montanari, degenerando ben presto in una violenta rissa. I cittadini, gelosi per il successo dei fratelli Pontipee con le ragazze, provocano costantemente i boscaioli fin quando non cedono. I fratelli Pontipee tornano sconsolati alla loro fattoria e Milly scopre che i sei ragazzi si sono innamorati delle sue amiche. Sanno però che i genitori delle ragazze non acconsentiranno mai alle nozze, così organizzano un rapimento, proprio come fecero i romani con il ratto delle sabine. Una valanga impedisce ai parenti di raggiungere le rapite, così passa l'inverno. Quando padri, fratelli e ex fidanzati le raggiungono a primavera, le ragazze ormai sono a loro volta innamorate. Non resta così che un matrimonio generale.

La regia

Luciano Cannito firma la regia e le coreografie dello spettacolo. Ha creato circa 80 spettacoli rappresentati nei più grandi teatri del mondo, dal Metropolitan di New York, all’Orange County di Los Angeles, alla Scala di Milano, al Bolshoi di Mosca, al Teatro Nazionale di Hong Kong, all’Opera di Bordeaux, all’Opera di Avignon, al teatro Nazionale di Tallin in Estonia, a Tel Aviv, a Taiwan, all’Opera di Nizza. Ha diretto il Teatro San Carlo di Napoli e il teatro Massimo di Palermo, ha realizzato un film per il cinema (La lettera), diretto opere liriche, musicals, spettacoli di prosa e grandi eventi come La Notte della Taranta, show live e televisivo con 200 mila persone di pubblico. Ha collaborato con grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Roberto De Simone, Carla Fracci, Maya Plisetskaya, Lucio Dalla, Maria De Filippi, Altan, Franco Zeffirelli, Mistilav Rostropovich.

Scene, costumi e musica

Le scene sono firmate da Italo Grassi, artista che lavora nei maggiori teatri d’opera del mondo e che è stato Direttore degli allestimenti scenici del Teatro Comunale di Bologna e del Maggio Musicale di Firenze. Silvia Aymonino, l'arrtista che firmerà i costumi, oltre a lavorare per il cinema e nei maggiori teatri del mondo, ha collaborato ai costumi per le olimpiadi di Londra, Rio de Janeiro e quelle invernali di Sochi. Ha al suo attivo diversi film e tantissimi spettacoli di Opera e Balletto. Garanzia assicurrata sul fronte musicale, con la direzione affidata a al direttore d'orchestra e arrangiatore Peppe Vessicchio.

La produzione

Fabrizio Di Fiore Entertainment, fondata da Fabrizio Di Fiore, produce Roma City Musical, la nuova compagnia italiana di musical che ha come base Art Village, polo culturale a Roma tra i più grandi d’Europa con 4 mila e 500 mq, 16 sale, 1 auditorium, sale di registrazione e campus per artisti e studenti fuori sede.

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