Roma
Sgarbi in scena dopo le polemiche: il sottosegretario contro le archistar
Il 4 luglio, al Ministero dell'Istruzione, si terrà il convegno sul rapporto tra patrimonio artistico e architettonico e gli architetti più famosi e illustri
Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi torna in scena dopo le polemiche scatenate dalle parole pronunciate lo scorso 21 giugno all'apertura della stagione estiva del Maxxi. Il sottosegretario terrà infatti un convegno sulle archistar.
“Archistar” è un neologismo che indica gli architetti più famosi e illustri. Il convegno sarà incentrato proprio sul rapporto tra i grandi nomi dell'architettura italiana e internazionale e il patrimonio artistico, culturale e architettonico italiano. Il convegno si terrà dalle 10,30 alle 18,30 del 4 luglio, nell'Aula Aldo Moro del Ministero dell'Istruzione.
I temi del dibattito
Il dibattito sarà incentrato infatti sui restauri e sugli interventi avvenuti su monumenti ed edifici nei centri storici di città come Venezia e Napoli, che hanno scatenato molte polemiche e dibattiti. Si partirà da alcuni casi degli ultimi anni, per poi passare a delle riflessioni sui limiti e sui modi di un corretto restauro, sui concetti di valorizzazione compatibile e sui reali obiettivi della tutela.
“Molti interventi di architetti di fama internazionale in importanti città italiane - spiega il Sottosegretario Sgarbi - lasciano spesso perplessi. Io credo che le nostre città storiche non debbano diventare palestre per esercizi di stile. Ci confronteremo su questo”.
Le polemiche su Sgarbi
Il convegno arriverà proprio nei giorni in cui il sottosegretario è al centro di una serie di polemiche dovute al suo intervento dello scorso 21 giugno al Maxxi. In quell'occasione Sgarbi, parlando insieme a Morgan e al presidente della Fondazione Maxxi Alessandro Giuli, ha pronunciato parole ed espressioni considerate sessiste e volgari.
Subito sono scoppiate le polemiche. Alcuni dipendenti del Maxxi avrebbero scritto una lettera al presidente Giuli. Il ministro Sangiuliano ha preso le distanze da Sgarbi dicendo: “La libertà di pensiero, tutelata dalla nostra costituzione è sacrosanta ma non deve mai scadere nella volgarità”. Lo steso Giuli si è detto rammaricato. Dalle opposizioni al Governo sono piovute le critiche. Il Pd ha chiesto che il ministro Sangiuliano venga a riferire in Parlamento, Fratoianni ha detto che Sgarbi in un Paese normale non sarebbe più sotto segretario. “Che vergogna” è stato il commento di Calenda su Twitter.