Sgarbi sindaco di Sutri minaccia la dimissioni: “No al Cencelli” - Affaritaliani.it

Roma

Sgarbi sindaco di Sutri minaccia la dimissioni: “No al Cencelli”

Il tornado Sgarbi si abbatte sul piccolo Comune in provincia di Viterbo

di Massimiliano Martinelli

Vittorio Sgarbi a Sutri minaccia di sciogliere il Comune appena rinnovato. Il giallo delle dimissioni di Vittorio Sgarbi, da sindaco di Sutri dura il tempo di una notte, ma basta per far saltare e rinviare a data da destinarsi la cena di festeggiamento per la sua elezioni a primo cittadino.

 

L'ira dell'intellettuale alla sua terza sindacatura esplode al momento della composizione della giunta: "Troppo cencellismo nella scelta degli assessori", e super Vittorio sbatte la porta e se ne va. Poi riprende in mano le redini del Comune e grida: "Il sindaco sono io". Trova l'accordo con la maggioranza che l'ha sostenuto e, con un colpo di mano, rivoluziona Sutri: "Via dalla sede del Comune, fa schifo". E decide di spostare la sede del consiglio comunale e la stanza del sindaco a Villa Savorelli. Non ha neanche indossatto la fascia che Vittorio Sgarbi inizia a smantellare le abitudini familistiche e consociative del piccolo Comune in provincia di Viterbo. Qualcuno sussurra che l'abbandono della sede comunale sia solo il primo atto di un processo di destabilizzazione delle consuetudini. E a Surtri c'è chi comincia a preoccuparsi. Il tornado Sgarbi fa paura.