Roma

Sgomberare Casapound. Il comune di Roma dice sì alla mozione Pd

La maggioranza impegna il sindaco Raggi a mobilitarsi per lo sgombero dell’edificio occupato

“Sgomberare Casapound”, il comune di Roma approva a maggioranza la mozione Pd. L'assemblea comunale chiede ufficialmente al sindaco Raggi di liberare lo stabile di via Napoleone III, occupato ormai da anni.

 

La mozione a firma del consigliere Dem Giovanni Zannola è passata anche grazie ai voti favorevi del gruppo M5S, che di fatto inchiodano la Raggi. La maggioranza ha infatti impegnato il sindaco ad intervenire presso il Ministero degli Interni e Prefetto, affinché, si legge nel documento, sia predisposto "lo sgombero immediato dell'edificio sito in Via Napoleone 111, illegalmente occupato dall'associazione CasaPound Italia". Il provvedimento richiede anche di "proseguire il percorso di permuta dell'immobile finalizzato alla sua riqualificazione, avviando un percorso di confronto con la cittadinanza e le Istituzioni territoriali per deciderne l'utilizzo futuro".

Fino ad oggi il sindaco Raggi non si era mai tirata indietro davanti all'ipotesi di un eventuale sgombero, limitandosi però a sottolineare come l'immobile non fosse di proprietà del Comune.

L'immobile di via Napoleone III è occupato dal 26 dicembre del 2003, dopo l'ingresso di un gruppo di militanti di estrema destra. In epoca fascista il palazzo ospitava l'ente per l'istruzione media e superiore mentre dal 1963 è divenuto sede di uffici del ministero dell'Istruzione. Negli anni successivi all'occupazione il Ministero ha comunicato al demanio dello Stato le cessate esigenze di utilizzo del palazzo. A causa dell'estenuante rimpallo di competenze tra enti dello Stato sulla titolarità della gestione dell'immobile, sono trascors nel frattempo 15 anni e il sollecito di sgombero è rimasto, fino ad oggi, sempre lettera morta.