Roma
Sgomberi Onlus, il Comune ci ripensa: “Chiesto il riesame dei provvedimenti”

Ora si attende il tanto discusso nuovo Regolamento sulle concessioni
Sgomberi delle Onlus, il Comune ci ripensa. Arriva dalla Giunta la richiesta di riesame del provvedimento., l'assessore Mazzillo assicura: "In lineo con sentenza della Corte dei Conti".
Dietro-front del Comune, c'è lo stop agli sgomberi degli immobili in concessione; i tanto discussi provvedimenti saranno riesaminati dagli uffici competenti. E' quanto afferma cona una direttiva la Giunta capitolina, che dà inoltre mandato al Dipartimento Patrimonio di “adottare ogni atto idoneo a incidere sull’esecuzione dei provvedimenti di riacquisizione degli immobili di proprietà comunale”. Entro due settimane dovrebbe infatti essere aperto un tavolo di coordinamento, che avrà il compito di individuare i principi che guideranno l'azione di riesame. Un lavoro che dovrà concludersi con un elaborato da consegnare al sindaco Raggi, entro quattro mesi dall'insediamento. Un'iniziativa che richiama l’Ordine del giorno del 9 maggio scorso, con cui l’Assemblea Capitolina impegna l’amministrazione a rivalutare le procedure di riacquisizione, anche alla luce delle recenti sentenze della Corte dei Conti.
“La magistratura contabile ha contestato la possibilità di richiedere alle associazioni no-profit un prezzo di mercato per gli immobili oggetto di concessioni, anche se scadute – spiega l’assessore al Bilancio e Patrimonio di Roma Capitale Andrea Mazzillo – ed esclude che dal mancato rinnovo da parte del Comune possa derivare la risoluzione delle concessioni stesse. La posizione della Corte è quindi in linea con quella della nostra Giunta– aggiunge - che ha sempre sostenuto l’importanza di tutelare l’uso dei beni per gli enti che svolgono attività e servizi di interesse pubblico: da un lato vogliamo evitare di mettere a rischio la sopravvivenza di associazioni di volontariato, sociali e culturali, a causa della richiesta di canoni pregressi al 100% del valore di mercato; dall’altro bisogna scongiurare il rischio di occupazioni abusive o il degrado degli immobili conseguente al loro abbandono nelle more delle nuove assegnazioni con procedure a evidenza pubblica. Queste ultime verranno disciplinate dal nuovo Regolamento sulle concessioni, che presto verrà discusso dall’Assemblea Capitolina e che conterrà una norma transitoria per gli affidamenti in essere”.