Roma
Sgomberi, vertice in Prefettura. Raggi: “Priorità a chi aspetta da decenni”
I delegati dei Movimenti per la casa: “I poveri sono tutti fragilità”
Sgomberi di via Curtatone e piazza Indipendenza: è emergenza alloggi. Raggi al termine del vertice con Regione e Prefetto: “Priorità a chi aspetta da più tempo”.
Si è concluso il tavolo tecnico a Palazzo Valentini dove Campidoglio, Regione e Prefettura si sono incontrati per risolvere la crisi degli alloggi ai rifugiati. Il sindaco di Roma al termine dell'incontro ha ribadito la posizione del Comune: “Noi dobbiamo dare priorità a chi aspetta una casa da decenni, dobbiamo accogliere le cosiddette fragilità (anziani, mamme e bambini)”, ha ribadito. Ai rifugiati di via Curtatone è stata data una possibilità che hanno deciso di ignorare, sostiene Raggi: “Alle persone che in questo momento sono per strada è stato offerto un aiuto che è stato rifiutato, noi continueremo a offrire questo genere di aiuto”.
Mentre i delegati dei movimenti per la casa hanno giustificato le occupazioni, il sindaco si è opposto categoricamente ai fenomeni di abusivismo: “Lavoriamo al tema dell'emergenza abitativa anche con la Regione, ma deve essere chiaro che il percorso non può deviare dal corso della legalità e dobbiamo evitare guerre tra poveri".
E proprio i movimenti per la casa aspettavano il ritorno di Raggi in Campidoglio con fischi e urla. "I poveri sono tutti fragili. Dove sono i soldi stanziati dalla Regione?" hanno chiesto alcune donne in attesa del sindaco davanti al palazzo senatorio.
Cristiano Armati, appartenente al Movimento per il Diritto all'Abitare, era presente all'incontro e ha commentato le proposte di Campidoglio, Prefetto e Regione con un “nulla di fatto”. "Il Comune continua ad offrire delle soluzioni per quelle che vengono definite fragilità. La soluzione è quella del circuito dell'accoglienza del Comune di Roma - ha spiegato Armati - che è riservato esclusivamente a donne incinte separate dai mariti, anziani disabili separati da chi fino a quel momento si stava prendendo cura di loro e bambini. Non c'è nient'altro, questo deve fare orrore”. Armati ha annunciato che il presidio degli sgomberati in via dei Fori Imperiali continuerà.
Nella Capitale sono stati censiti 73 immobili occupati se non si conta quello di via Curtatone, al centro delle polemiche recenti. Sono circa 5 mila le famiglie domiciliate abusivamente negli stabili, per un totale di 20 mila persone. Le liste di attesa per una casa popolare invece contano 10 mila 100 famiglie.