Sgombero a Tiburtina, cacciati 250 rom: “C'erano 130 minori e donne incinte”
L'associazione 21 Luglio lancia l'allarme: "Famiglie sgomberate senza essere avvertite"
Più di 250 persone sono state sgomberate dallo stabile di via Tiburtina 781 nella mattina di martedì. La onlus Associazione 21 Luglio lancia l'allarme: “C'erano anche donne incinte, anziani e 130 minori”.
I rom occupavano il capannone industriale di proprietà della Società Romana Tiburtina Immobiliare S.p.A. da circa un anno. Secondo l'associazione contro le discriminazioni, le famiglie coinvolte nello sgombero non sono state preventivamente avvertite dalle autorità competenti e si sono quindi trovate nel giro di qualche ora senza un tetto sopra la testa.
"Nel 2017 sono state 33 le operazioni di sgombero forzato a Roma, che hanno coinvolto 557 persone, tutte appartenenti alla comunità rom – ha dichiarato l'Associazione 21 Luglio - gli sgomberi forzati non fanno che aggravare le condizioni di vulnerabilità delle persone coinvolte e, oltretutto, interrompono irrimediabilmente il percorso scolastico dei minori coinvolti. Numerosi infatti le bambine e i bambini sgomberati oggi che frequentavano le scuole del quartiere (Istituto Comprensivo di Via Cortina e Istituto Comprensivo Palombini), e che difficilmente riusciranno a riprendere gli studi con regolarità”.