Roma
Sgombero di baracche sul Tevere, famiglia rumena rifiuta l'assistenza
Circa 15 agenti della Polizia di Roma Capitale provenienti dal gruppo SPE, uniti a personale della Sala Operativa Sociale, personale dell'ARDIS (Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo) e mezzi AMA stanno operando per lo sgombero di insediamenti abusivi presso la Riva Ostiense, riva sinistra del Tevere altezza gazometro.
L'intervento fa parte delle attività programmate dai Tavoli Tecnici coordinati dal Campidoglio, con Prefettura e Polizia di Roma Capitale. L'intervento è inoltre propedeutico alla demolizione di alcune strutture tra cui due tramogge, originariamente dedicate allo stoccaggio del carbone per la produzione dell’ex Fabbrica del Gas.
Per quanto riguarda gli insediamenti, ne sono stati sgomberati due: il primo sulla riva del Tevere più vicino alla sede dei Vigili del Fuoco, composto da 8 baracche e una tenda, senza abitanti al momento dell'intervento: gli operatori AMA hanno provveduto alla demolizione. Il secondo insediamento, più consistente, era composto da ben 23 baracche, 1 tenda e una latrina che scaricava i liquami nel fiume: in particolare, i Vigili hanno trovato anche una baracca adibita a bar, addirittura con l'insegna esterna, completa di frigorifero e gruppo elettrogeno per l'alimentazione elettrica. Al momento dell'intervento nel campo erano presenti solo 4 persone, di nazionalità rumena, che sono stati identificati dagli agenti: si tratta di 3 uomini e una donna in stato di gravidanza, che ha rifiutato qualsiasi forma di assistenza offerta dalla S.O.S