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Roma
Sgozzato per una bici. Arrestati due moldavi
Come ha raccontato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran, le mappe nascono per far scoprire a «milanesi, city users e turisti […] tanti percorsi nuovi che si possono fare in bicicletta in sicurezza rispetto a qualche anno fa. Continuiamo a lavorare affinché Milano sia sempre più una città a misura di bici, anche perché sono sempre di più i cittadini che scelgono le due ruote per i propri spostamenti quotidiani, anche grazie alla diffusione del bike sharing».

Il tempestivo intervento di un ufficiale superiore dei Carabinieri, libero dal servizio, e la decisione di trasportarlo subito in ospedale con una gazzella del Nucleo Radiomobile hanno salvato la vita ad un ragazzo tunisino di 16 anni, ferito gravemente da due cittadini moldavi per rapinarlo di un telefono cellulare, di poche decine di euro e della bicicletta che usava per andare a lavorare.

Tutto è successo in via delle Ciliegie, a Cenotocelle dove il giovane è stato avvicinato dai due malviventi, di 38 e 39 anni, che, con inaudita violenza e sotto la minaccia di un coltello, lo hanno costretto a consegnargli tutti gli oggetti di valore in suo possesso, compresa la bici su cui stava rientrando a casa.

Il 16enne – istintivamente - ha reagito al sopruso ed è stato subito colpito al collo e al corpo dai fendenti del moldavo di 39 anni che impugnava il coltello. Subito dopo, i due rapinatori sono scappati a piedi, ma adocchiando subito nei pressi del fatto,  un’auto condotta da un ventenne romano,  che stava rincasando.

I due, pensando di rapinare l’auto  per darsi alla fuga, si sono avvicinati all’abitacolo ma il ragazzo alla guida, dopo essersi barricato nel veicolo, non ha esitato a contattare al telefono il padre, ufficiale dei Carabinieri in servizio al Nucleo Radiomobile di Roma , che in quel momento, libero dal servizio, era in casa e si è immediatamente precipitato in strada dando l’allarme alla centrale operativa dell’Arma. Sul posto sono intervenute alcune pattuglie di Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e della Compagnia Roma Casilina che hanno cinturato l’intera area per bloccare i rapinatori.

Uno dei due  malviventi,  nascostosi proprio nel giardino di pertinenza dell’abitazione dell’Ufficiale intervenuto, è stato subito catturato, nascosto sotto un tavolo con in pugno ancora il coltello sporco di sangue. Il secondo è stato trovato poco distante, mentre cercava di scappare. Con grande prontezza di spirito, viste le condizioni gravi del giovane tunisino, ormai quasi privo di conoscenza per le gravi lesioni da taglio prodottegli dai rapinatori e la vasta emorragia in corso,  i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno deciso, provvidenzialmente di portalo con l’autoradio di servizio in ospedale, senza attendere l’arrivo dell’ambulanza.

Tale decisione, secondo quanto constatato dai medici del pronto soccorso dell’Ospedale “Vannini”, ha di fatto salvato la vita alla vittima, considerato che la ferita alla gola, aveva lesionato una zona vitale, adiacente la regione giugulare,  che necessitava di un immediato intervento in codice rosso per evitare il suo  decesso. Il giovane è stato operato dall’Equipe di Chirurgia d’urgenza dell’Ospedale “Vannini”; ricoverato in gravi condizioni, ora non più in pericolo di vita .

I malviventi moldavi sono stati arrestati con l’accusa di rapina aggravata in concorso. Il  39enne in particolare dovrà rispondere anche dell’accusa di tentato omicidio aggravato. Entrambi si trovano nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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