Si ballava e si beveva, ma la movida era “abusiva”. Sequestrato l'Init Club
L'associazione, che gestiva il locale di proprietà del comune, esercitava abusivamente
Sigilli all'Init Club, uno dei templi della movida romana. Vigili urbani e polizia di Stato hanno sgomberato il locale di via della Stazione Tuscolana 133.
Numerosi agenti provenienti dal gruppo Appio della Polizia di Roma Capitale e dal commissariato San Giovanni, coordinati dai due dirigenti Lorenzo Botta e Massimo Improta, sono intervenuti per dare esecuzione ad un' ordinanza di sgombero di un locale di 1.500 metri quadrati.
Il luogo, di proprietà dell'Amministrazione Capitolina sin dal 1929 è da tempo oggetto di indagini svolte dalla Magistratura contabile, risulta dal 2000 dato in gestione ad un'associazione culturale, alla quale era seguito in tempi recenti un tentativo di subentro di nuovi gestori, mai autorizzato, che hanno comunque esercitato abusivamente per diversi anni, creando di fatto ingenti danni erariali per mancato versamento di tributi.
Al momento dell'intervento gli agenti non hanno trovato persone sul posto: tutta la merce, gli impianti della discoteca e la mobilia sono stati posti sotto sequestro, così come diverse bombole di gas piene, usate presumibilmente per cucinare. L'illuminazione, accesa 24 ore al giorno anche nel giardino, risulterebbe proveniente da allacci abusivi alla rete elettrica pubblica: al momento alcuni tecnici Acea stanno effettuando controlli per verificare la provenienza e disconnettere i collegamenti.
In un giardino adiacente, durante le perquisizione, i cani dell'Unità Cinofila della Questura hanno permesso di trovare circa 60 grammi di hashish pronto in dosi, probabilmente gettato via da ignoti al momento del blitz. Grazie all'operazione odierna i locali sono di fatto tornati in possesso del patrimonio di Roma Capitale. Ulteriori indagini sono in corso.