Roma
Suicida in carcere a 18 anni. Massacrò il truccatore dei vip
Due detenuti trovati impiccati in meno di 24 ore nello stesso carcere romano, quello di Regina Coeli. A compiere lo stesso gesto del 32enne accusato dell'omicidio del gioielliere di Prati è stato un 18enne rumeno che era stato arresto alla fine dello scorso aprile con l'accusa di aver ucciso il truccatore dei vip Mario Pegoretti.
Secondo l'accusa, Eduard Theodor Brehuscu insieme ad un complice, aveva massacrato Pegoretti a calci e pugni per un orologio di scarso valore e poche decine di euro lo scorso 25 aprile nella Pinetta Sacchetti, in una zona del parco nota per la prostituzione maschile.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il 18enne insieme ad un complice di 3 anni più grande addescavano clienti per poi rapinarli.
IL SUICIDIO. Il 18enne romeno si trovava nella settima sezione del carcere, la stessa in cui era detenuto Ludovico Caiazza, e le modalità del suicidio del rumeno sarebbero del tutto simili a quelle del pregiudicato napoletano.
Secondo quanto ricostruito era in servizio lo stesso agente della polizia penitenziaria della notte precedente: è stato lui a dare l'allarme e a prestare i primi soccorsi. All'arrivo dell'ambulanza del 118 poco dopo le 21 per il giovane non c'era più nulla da fare.
Il secondo suicidio ha ulteriormente esacerbato gli animi. Il sindacato della polizia penitenziaria Osapp riferisce che di guardia, stavolta, c’era un solo agente. "Il ministro della Giustizia Orlando - ha detto subito dopo il segretario generale Leo Beneduci - ha convocato per il pomeriggio del 21 luglio, i sindacati per riferire le risultanze degli Stati generali dell’esecuzione penale, un’iniziativa avviata dal ministero per un confronto sulle carceri tra tutti i soggetti coinvolti. Ma noi, come Osapp, non ci saremo, perché riteniamo che sotto Orlando si sia indebolito e impoverito il Dap e la polizia penitenziaria".