Si vota la salva-Giubileo. Campidoglio, maggioranza assente - Affaritaliani.it

Roma

Si vota la salva-Giubileo. Campidoglio, maggioranza assente

"La delibera sul regolamento scavi deve essere approvata il prima possibile perché fondamentale per i lavori del Giubileo che partiranno alla fine di questa settimana". Così l'assessore ai Lavori pubblici, Maurizio Pucci, a margine dell'Assemblea capitolina conclusa anzitempo per mancanza del numero legale. "Il nuovo regolamento scavi detta le regole che ora non ci sono per poter permettere a coloro che fanno attività di sottoservizio, dall'Acea all'Italgas fino alle aziende telefoniche, di fare gli scavi. Regole per come e quando si deve scavare e ricoprire. Questo per evitare che i lavori siano fatti come ora in un modo che, per usare un eufemismo, 'è insufficiente'", ha aggiunto Pucci.

Peccato che in Campidoglio la maggioranza sia assente: "Credo non sia un problema di tipo politico ma di organizzazione rispetto a questa seduta del Consiglio" minimizza l'assessore ai lavori pubblici ma i fatti parlano di un'aula vuota e offrono polvere da sparo all'opposizione. "Ennesimo consiglio comunale a vuoto, ennesimo spreco di denaro pubblico - commenta Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini in Campidoglio - La maggioranza non c'è più da un pezzo, ma tutti continuano a far finta di nulla per lasciare imbullonato alla poltrona il Sindaco Marino, ormai noto per le sue bugie e per la sua inadeguatezza. Se i consiglieri del Partito democratico non hanno il coraggio di presentarsi in Aula, si dimettano e diano la possibilità ai romani di tornare al voto. Noi della Lista Marchini da giugno ci siamo autosospesi per non partecipare a questa farsa, rinunciando anche allo stipendio".

"Il continuo ricorso alla seconda convocazione aggiunge dei costi ai romani, costretti a pagare due volte il lavoro che si potrebbe svolgere in una sola seduta - denuncia Dario Rossin, vice capogruppo Forza Italia in Campidoglio - A questo punto, sarebbe opportuno scalare dallo stipendio di Marino le spese dell'Aula in seconda convocazione a causa del cortocircuito tra la sua giunta e la maggioranza".