Roma
“Siete tutti corrotti e l'Anac va abolita”. Nasce il think tank anti populismo
Arriva la piattaforma anti-Rousseau gestita da imprenditori e docenti universitari. Un centro studi per diffondere notizie vere
Contro il populismo un debutto da brivido: un convegno per affermare che di fronte alle leggi ispirate alla cultura del sospetto come lo Spazzacorrotti e alla sfiducia nei confronti di dirigenti pubblici e imprenditori, “Siete tutti corrotti”. Arriva la piattaforma anti-Rousseau, oggi alle 18 al Tempio di Adriano.
Nasce con una provocazione e una certezza nel risultato che uscirà dalle urne del 26 maggio, Pop-Up, il primo centro studi Post-populista, una piattaforma digitale nella quale confluiranno le elaborazioni e le soluzioni di un gruppo di esperti riuniti intorno ad un sito internet lontano anni luce dalla piattaforma Rousseau. E chi sono coloro che hanno deciso di metterci la faccia in quello che appare come un progetto ispirato alla difesa a oltranza in un Europa candidata a cadere in mano ai populisti? In prima fila il presidente Matteo Mungari, avvocato, consulente di importanti società e membro dell'associazione Civita, insieme a Cristina Gasparri, dirigente della Luiss, aiutati da un comitato tecnico che annovera tra i partner Natale Forlani, Enrico Vanzina, Paolo Garonna, Riccardo Puglisi, Gianfranco Polillo, Roberto Maviglia, Massimo Beccarello, Edoardo Croci, persino Guido Bertolaso a far compagnia come esperto riconosciuto ad una schiera di accademici che trasformano il think tank in una sorta di ateneo allargato.
Scrivono i presentatori del Centro Studi: “Pop Up avrà una struttura leggera e moderna. Il sito web (www.popupstudi.it) sarà il centro di elaborazione e di confronto tra portatori di interessi, esperti e comuni cittadini. I responsabili delle aree modereranno confronti e poi produrranno articoli, approfondimenti, paper, brevi contenuti video, il tutto da disseminare sui canali social per raggiungere il più vasto numero di persone possibile”.
Ora l'appuntamento del giorno: "Il titolo della tavola rotonda è volutamente provocatorio - dice il presidente di Pop Up Matteo Mungari - ma il pensiero della corruzione onnipresente è il presupposto dal quale chi ha fatto le leggi partiva: la cultura del sospetto e la sfiducia nei confronti delle imprese e dei dirigenti pubblici. La politica, orfana dei partiti e della capacità di elaborare soluzioni efficaci, ha prodotto questi mostri giuridici. I politici hanno pensato solo al dividendo elettorale che la caccia al corrotto regala, e non hanno dato al Paese un quadro di regole chiaro e snello all'interno del quale muoversi. Pop Up nasce per elaborare soluzioni a problemi complessi e comunicarle con i più moderni mezzi di comunicazione con messaggi intuitivi, ma senza eccessiva semplificazione. Senza cercare un titolo da rilanciare sui social, come è per esempio la legge "Spazzacorrotti. Queste misure, paradossalmente, non solo non hanno risolto il problema della corruzione, ma hanno ingessato il nostro Paese che sta morendo senza investimenti pubblici e privati".
Conclude Mungari: “Non si combatte la corruzione con la complessità, servono norme semplici, certezza del diritto e sistemi di controllo che aiutino chi decide. Alla conferenza di mercoledì, discuteremo di questi temi con dirigenti pubblici e privati, rappresentanti di associazioni, accademici e professionisti esperti di grandi opere e codice degli appalti. Per fare alcuni nomi, Stefano Parisi segretario di Epi, il primo a proporre l’abolizione dell’Anac, Edoardo Bianchi, vice presidente di Ance, il presidente delle Camere Penali e altri relatori non meno competenti. E' necessario un vero cambiamento, abbiamo la presunzione di rappresentare il primo passo verso un'epoca di politiche pubbliche post-populiste".
Appuntamento alle ore 18 al Tempio di Adriano.