"Siate pronti, si ritorna al Medioevo". Italiano il database anti tempeste solari
Quando nel 1859, una massiccia eruzione solare ha colpito la Terra gli unici effetti prodotti furono alcuni incendi nelle stazioni telegrafiche. Ora che abbiamo avvolto la Terra con molte più reti di comunicazione, avioniche e satellitari nel caso di una nuova tempesta, pari a quella del 1859 si stimano danni per molte migliaia di miliardi di dollari per i soli Stati Uniti. A livello globale sarebbe una catastrofe capace di riportere il mondo al Medioevo.
Per studiare gli effetti e, ancor più, adottare le giuste contromisure ad un pericolo reale e difficilmente prevedibile, si è svolto presso la Sala Cassini dell'Agenzia Spaziale Italiana il primo Space Weather Day, coordinato dal Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Roma Tor vergata, nell'ambito del progetto “Banca Dati di Space Weather da Strumenti nello Spazio ed a Terra”, finanziato da LazioInnova (ex FILAS).
Il gruppo di Space Weather del Dipartimento di Fisica, attivo da molti anni, progetterà e realizzerà un database di dati solari da strumenti nello spazio e a Terra, in collaborazione con aziende che operano nel campo dell’alta tecnologia, comunicazioni ed aerospazio. Tali dati riguardano l’attività radiativa e particellare del Sole nei suoi effetti stazionari, l’esposizione delle infrastrutture critiche e degli astronauti, e gli eventi solari violenti (flares, tempeste magnetiche, particelle di alta energia).
Le attività di monitoraggio e previsione di tali eventi sono indispensabili per mettere in sicurezza le infrastrutture vulnerabili e di attivare i sistemi di protezione volti a garantire continuità ai servizi strategici. Effetti riconducibili all’attività solare possono avere conseguenze drammatiche su tutti i sistemi tecnologici. Infrastrutture e prodotti che apparentemente non hanno legami con lo spazio hanno ugualmente la necessità di proteggersi.
Il gruppo di Space Weather del Dipartimento di Fisica è attivo da molti anni e propone ora, attraverso un finanziamento della FILAS Lazio (oggi LazioInnova) un database, di concerto con aziende che operano nel campo dell’alta tecnologia, comunicazioni ed aerospazio, al fine di mettere a disposizione dati e know-how.
Il programma ha rilevanza nazionale ed internazionale e può essere di ausilio per la partecipazione a bandi competitivi per finanziamenti.