Siccità: in 7 mila sabato a fare la pipì per salvare il lago di Bracciano
Entro Ferragosto il deposito della sentenza del Tribunale delle acque sul ricorso presentato dal Campidoglio contro la Regione Lazio
Salvare il lago di Bracciano dalla sete di Roma? In attesa che venga depositata la sentenza contro il divieto di captazione della Regione Lazio, sui social si scatena l'ironia: i soliti irriverenti e buontemponi hanno organizzato per sabato 12, dalle 10 alle 19 la più grande pipì collettiva che la storia dell'umanità ricordi.
Sono oltre 19 mila le “tigri della tastiera” che hanno mostrato interesse all'appuntamento per riempire il lago svuotato dalla captazione di Acea e dall'evaporazione naturale, mentre oltre 7 mila hanno dato la conferma di partecipazione.
La provocazione è stata organizzata dal “blog a tua sorella” un sito irriverenti di intrattenimento, al grido di “Non resta quindi che rimboccarci le mani, calarci le braghe, alzare le gonne e fare tutti una pisciata collettiva, sabato 12 al lago di Bracciano”.
Tornando alle cose serie, dovrebbe essere depositata lunedì, a quanto filtra, la sentenza del Tribunale delle acque sul ricorso presentato il 4 agosto scorso dal Campidoglio contro l'ordinanza della Regione Lazio che dispone lo stop dal 1 settembre alla captazione di acqua dal lago di Bracciano da parte di Acea.
Il provvedimento è stato discusso dal Tribunale. Il limite alla captazione è stato imposto dalla Regione visto l'abbassamento del livello del bacino idrico del lago a causa della siccità. Un primo ricorso, presentato da Acea contro il precedente provvedimento della Regione, che imponeva lo stop dal 29 luglio, è stato respinto dal Tribunale delle Acque in quanto il testo è stato giudicato "non irragionevole".
Al termine dell'udienza il giudice, Consigliere di Stato, Stefania Santoleri, si è ritirata per valutare. La sentenza dovrebbe arrivare comunque entro Ferragosto.