Siccità, Ispra conferma: la crisi del Lago di Bracciano è colpa di Acea
Minnucci: "Ora dobbiamo salvare il salvabile"
La siccità a Roma sembra un problema del passato per i cittadini della Capitale che questa estate hanno dovuto fronteggiare il rischio di un razionamento della potabile. Al Lago di Bracciano, però, le conseguenze delle captazioni intensive dei mesi più caldi dell'anno si vedono ancora e Ispra ha consegnato il documento conclusivo relativo alle condizioni del bacino idrico. Secondo il rapporto, alla base della crisi idrica del bacino e del deterioramento del suo habitat ci sono i pressanti prelievi estivi. Alias: se il lago soffre, la colpa è soprattutto di Acea.
A sottolineare quest'ultimo punto è l'ex sindaco di Anguillara e attuale deputato del Pd Emiliano Minnucci, che ha difeso a spada tratta il bacino di Bracciano fin dall'inizio della crisi idrica della Capitale.
“Preso atto dei risultati delle indagini, ora è necessario mettere in campo azioni determinate con l’obiettivo di salvare il salvabile, non solo da un punto di vista ambientale e naturalistico, ma anche da quello economico. In questo quadro, un ruolo fondamentale deve essere ricoperto dalle stesse Amministrazioni locali che hanno tutto il diritto, ma anche il dovere, di costituirsi parte civile e chiedere un risarcimento commisurato al danno subito – scrive Minnucci in una nota - Le Amministrazioni locali, insieme all’Ente Parco, hanno la possibilità di intervenire immediatamente presso il TSAP al fine non solo di evitare nuove captazioni da parte di Acea ma anche di far rispettare la concessionaria in tutti i suoi aspetti. Istallazione dei sifoni di blocco automatico, interventi sulla rete idrica per risolvere il problema delle dispersioni e istallazione di un contatore pubblico presso le idrovore Acea ad Anguillara Sabazia: sono queste alcune azioni concrete da intraprendere sul piano infrastrutturale per iniziare a sanare lo stato idrogeologico del lago di Bracciano”.
Acea, dal canto suo, ha annunciato di aver interrotto ogni prelievo dal Lago il 14 di settembre, dichiarando anche di aver effettuato un controllo a tappeto sulla rete di tubature romane, per intervenire con un piano di manutenzione capillare. Grazie alle operazioni di riparazione, l'Azienda idrica ha dichiarato di aver recuperato 2.300 litri d'acqua al secondo.
“Da un punto di vista economico è necessario proseguire il percorso indicato dal Presidente Zingaretti circa un risarcimento dei danni subiti dalle aziende e dalle piccole imprese del settore turistico e ricreativo a seguito del prosciugamento del bacino – continua Minnucci - È fondamentale che Regione Lazio, Comuni e Parco Bracciano-Martignano, decidano rapidamente le modalità da utilizzare per garantire sostegno alle attività più danneggiate. Così come fatto fin oggi, anche a partire dalla denuncia presentata in Procura a Civitavecchia, garantisco il mio contributo e il mio appoggio anche in questa fase: questa battaglia l’abbiamo iniziata insieme e insieme la proseguiremo”.
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