Roma
Sicurezza, Capitano Ultimo: tolta la scorta. “Ha vinto il Generale Nistri”
Il Tar del Lazio respinge il ricorso: Sergio De Caprio, colui che arrestò Totò Riina, e la sua famiglia restano senza scorta
Capitano Ultimo: il Tar del Lazio ha respinto il ricorso per mantenere la scorta all'ufficiale dell'Arma Sergio De Caprio, l'eroe dell'Antimafia che fece arrestare il boss Totò Riina, e alla sua famiglia. Il suo commento è un duro attacco al Comandante generale dei Carabinieri Giovanni Nistri.
"Oggi 15 gennaio 2020, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso per mantenere la sicurezza al Capitano Ultimo e alla sua famiglia – scrive su Facebook Sergio De Caprio –. Ha vinto il Generale Giovanni Nistri e tutti quei Funzionari che lo hanno sostenuto in questa battaglia. Da oggi colpire il Capitano Ultimo sarà più facile per tutti. Stasera a Roma ricorderemo l'arresto di Riina alla casa famiglia, vi aspetto insieme ai carabinieri di allora, ai carabinieri di sempre, quelli che non abbandonano. Ringrazio con le lacrime agli occhi le 157.000 persone che mi hanno sostenuto e mi sostengono, firmando la petizione online. Il vostro affetto è un onore immenso per me. Vi porto nel cuore uno a uno".
Per l'avvocato di De Caprio, Antonino Galletti, la storia non finisce qui: "Il Tar aveva già precedentemente annullato con sentenza un provvedimento di revoca, - ha spiegato l'avvocato all'Agi - ma questa volta ha deciso diversamente. Faremo appello al Consiglio di Stato perché riteniamo che permangano le situazioni di pericolo per l'incolumità dell'ufficiale".