Roma
"Simone non è pazzo, sia processato". Violentò tassista, il 6 ottobre sarà in aula
Rinvio a giudizio per Simone Borgese, il trentrenne romano cameriere 'a chiamata' nei ristoranti accusato di aver picchiato, violentato e rapinato l'8 maggio scorso una tassista da cui si era fatto accompagnare in zona Ponte Galeria. Lo ha deciso il gup Luciano Imperiali che ha fissato l'inizio del processo al 6 ottobre prossimo davanti ai giudici della quinta sezione penale del tribunale.
La difesa di Borgese, che è ancora detenuto, aveva chiesto la concessione del rito abbreviato (che in caso di condanna prevede lo sconto di pena pari a un terzo) condizionato alla concessione di una perizia psichiatrica alla luce di presunti disturbi della personalita' manifestati dall'imputato. Ma ne' il pm Eugenio Albamonte ne' lo stesso giudice hanno ritenuto che ci fossero i presupposti per l'accertamento tecnico. E così Borgese è stato rinviato a giudizio per i reati di lesioni, rapina e violenza sessuale, al termine di una brevissima camera di consiglio.
L'imputato, presente in aula, non ha detto una parola e a fine udienza e' stato portato via dagli agenti della polizia penitenziaria. Lo scorso maggio, davanti al tribunale del riesame, si era detto pentito ed aveva ammesso i fatti a lui addebitati.