Roma
Sindaco nuovo, degrado vecchio. Sondaggio Codacons: “Ma Raggi deve restare”
La Raggi promossa dal 58% dei 4500 romani che hanno risposto al sondaggio
Il Codacons rende inoltre noti i risultati di un sondaggio lanciato nelle scorse settimane sul sito web dell’associazione, in cui si chiedeva ai cittadini di esprimere la propria opinione sul sindaco: Virginia Raggi deve rimanere in carica o abbandonare il ruolo di sindaco? Ebbene, per il 58% dei votanti la Raggi deve continuare a guidare la città (al sondaggio hanno partecipato circa 4.500 votanti).
Con l’arrivo del sindaco Raggi Roma è cambiata, sta cambiando o non cambia di una virgola? Per appurarlo, il Codacons ha ripetuto l'operazione di monitoraggio condotta quasi due anni fa durante la giunta Marino. Come nel 2015, anche stavolta l'analisi si è concentrata su cinque zone della capitale in rappresentanza delle componenti turistica, ambientale, residenziale, professionale della città: Prati, Piazza Vittorio, Ostiense, parchi pubblici e Colosseo-Colle Oppio.
Le telecamere in azione
I risultati del monitoraggio, portato a termine con l'ausilio delle telecamere dell'associazione (e quindi assolutamente verificabile), sono piuttosto eloquenti: il degrado che avevamo riscontrato durante l'epoca Marino è sostanzialmente rimasto immutato – spiega il Codacons - Immondizia, sosta selvaggia, abbandono e scarsa vigilanza imperversano oggi come ieri, da una parte all'altra della capitale.
Cambia dunque il sindaco ma i problemi restano gli stessi. Impressiona, in particolare, la situazione del parco di Colle Oppio, a due passi dal Colosseo. Qui dovrebbero passeggiare i turisti, magari zigzagando tra rifiuti, bottiglie abbandonate, cespugli amazzonici e lavori perpetuamente in corso. Ed è impossibile non citare Piazza Vittorio, una vera e propria terra di nessuno in piena città, abbandonata alle sue spaventose condizioni di degrado. Senza dimenticare i parchi pubblici, gioielli capitolini che giacciono nell'incuria più totale. Questo non significa che non ci sia ombra di cambiamenti (nei video realizzati dal Codacons sono stati evidenziati quei - pochi – interventi che sono stati portati a termine nel frattempo) ma un'analisi lucida e onesta impone di rilevare la mancanza di interventi risolutivi e sostanziali. Gli unici, in fondo, che potrebbero fare la differenza.