Roma

Singita, suoni e cuori Anni 70. La risposta di Fregene al rumore del Papeete

Festa di fine stagione al Singita di Fregene, tra caraffe di mojito condiviso e sound vintage. Chi c'era

La risposta al Papeete Beach di Milano Marittima arriva da Fregene. In quasi 4 mila venerdì sera hanno cantato, suonato, sognato e ballato nella spiaggia più cult d'Italia, il Singita, per festeggiare Peace&Love senza distinzione di gusti sessuali, razza, età e religione.

E' il flower party, l'appuntamento annuale con i nipotini dei figli dei fiori, la Woodstock alla romana nella quale hanno trionfato la libertà di abbigliamento ispirata ai favolosi Anni Settanta, quando l'amore era il vangelo universale post bellico e gli Hippie dominavano la scena e condizionavano la politica.

Prima del tramonto la spiaggia, con il mare trasformato in una quinta, ha cambiato del tristissimo agosto di Fregene, l'ex perla che continua a proporre ristoranti, cabine e ombrelloni, mentre i flowers scelgono il Singita e le spiagge attrezzate limitrofe del Borghetto dei Pescatori per riempire in una sola sera ogni centimetro di spazio.

E se al Papeete sull'Adriatico è il trionfo del mojito, al Singita sul Tirreno spopola ormai da ani la caraffa di mojito, segnata da lunghe cannucce che permettono la degustazione a più bocche assetate. I principi della condivisione e della fratellanza hanno segnato il grande abbraccio collettivo non appena il gong ha segnato la fine del cammino del sole e ha aperto la notta delle musica e degli eccentrici artisti. Colori, suoni vintage, bimbi in passeggino, famiglie e appassionati della notte. Al Singita venerdì sera c'era tutta Roma. Peace&Love. Se ne riparla il prossimo anno.