Roma

Smeriglio (Sel) strappa con Marino. Senza Nieri, il sindaco va in viaggio

Luigi Nieri trasloca dal Camidoglio e si porta via anche Sel. A "strappare" con il sindaco e col Pd, piuttosto scocciato per il toto nomine in corso che ha visto lo stesso Pd lasciar trapelare la voglia irresistibile di occupare la poltrona, è Massimiliano Smeriglio, numero 2 della Regione Lazio che ha annunciato su Fb la nuova posizione del partito: "Dopo un nanosecondo dalle dimissioni di Nieri la cattiva stampa e la pessima politica sono impegnate nel totonomi come se si trattasse di figurine e non di persone. Il mio nome ideale per il dopo Nieri rimane Nieri o al massimo Pizzaballa, visto che sembra una discussione da bambini di fronte alle figurine. La verità è che Sel, a Roma, da ora è in appoggio esterno alla giunta Marino. Ora sta al Sindaco spiegare alla città cosa vuole fare e con quale squadra".
E che siano giorni ad alto tasso isterico-politico lo si capisce dal fatto che Smeriglio ha parlato dopo che Marino aveva incontrato la delegazione di Sel, rassicurandoli sul ruolo, "sull'impegno" e sull'agenda che non muta. Passata la candidatura di Orfini che ha valutato la posizione comoda di presidente e commissario romano, declinando con gentilezza l'invito a fare il secondo capitano della scialuppa Marino, il giorno dopo Nieri è un fiorire di nomi e cognomi di ideali candidati. Arriva persino quello del deputato Roberto Morassut, rottamatore della prima ora del Pd romano e sempre poco ascoltato, con una grande esperienza come assessore con Rutelli e Veltroni e poi eclissatosi alla Camera dove combatte una battaglia a colpi di libri contro il malcostume delle correnti romane e a colpi di proposte di legge per far gtornare nell'alveo della gestibilità il federalismo leghista, proponendo interessanti progetto di riduzione delle Regioni.
Ma non sarà neanche lui il vice di Marino che, con una squadra azzoppata da dimissioni reali e dimissioni pendenti (come quella dell'assessore al Bilancio, Silvia Scozzese, sulla quale le pressioni di Casa Anci si moltiplicano di giorno in giorno, è rimasto sulla nave, come uomo solo al comando.
A nulla vale il tentativo del capogruppo Pd, Fabrizio Panecaldo di ricucire lo strappo con Sel. Panecaldo, parlando il linguaggio della politica,  si rivolge direttamente a Smeriglio "con un invito sincero e costruttivo a mantenere anche in questo passaggio politico 'testa algida e cuore caldo", ma non è il linguaggio del sindaco che invece fa le valige e parte per l'ennesimo viaggio. Per il vicesindaco si può attendere, anche perché i no si allungano dopo Walter Tocci e Lorenza Bonaccorsi: il primo indipendente da Renzi, la seconda renziana di ferro. Intanto il sindaco vola in Svizzera. Se vale la regola dei viaggi, c'è la certezza che accadrà qualche evento straordinario.