Roma

"Sono un Casamonica", 33enne romano arrestato per estorsione e rapina

L'uomo è accusato, insieme a una donna di 40 e un uomo di 58 anni, di rapina aggravata e lesioni ai danni di una famiglia

Tre romani, una donna di 40 anni e due uomini di 58 e 33 anni, sono accusati di rapina e lesioni aggravate. Avevano sottratto 100 euro a una famiglia che viveva in un camper al Villaggio Olimpico dopo ripetute minacce ed aggressioni. Il 33enne dovrà rispondere anche di estorsione: si era finto un Casamonica per non pagare in un bar.

I Carabinieri della stazione Roma Flaminia, hanno eseguito un’ordinanza che dispone misure cautelari personali nei confronti di tre persone gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso e lesioni aggravate e, nei confronti di una delle tre, anche per il delitto di estorsione . Si tratta di due romani di 33 e 58 anni, entrambi con precedenti, colpiti dalla misura cautelare in carcere e una donna di 40 anni, colpita dalla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Famiglia in un camper aggredita e minacciata

Le indagini dei Carabinieri sono partite in seguito alla denuncia delle vittime, una famiglia che viveva in un camper parcheggiato nei pressi del Villaggio Olimpico. Ad agosto 2021 alle vittime era stato intimato di consegnare la somma di 100 euro, dopo ripetute minacce, a due uomini e una donna. Quest'ultimi avevano poi aggredito i membri della famigli un 77enne, percuotendolo al volto, una donna di 41 anni e il figlio intervenuto in loro aiuto. La 41enne, in particolare, era stata aggredita con un coltello di grosse dimensioni con cui le erano state procurate diverse ferite alle braccia.

Il 33enne si era finto un Casamonica per rapinare un bar

Il 33enne è inoltre stato accusa di estorsione. Nello stesso periodo della rapina al camper l'uomo non aveva pagato il conto in un bar dopo aver consumato cibo e bevande. Il trentenne si era spacciato per appartenente al clan Casamonica e aveva vantato di essersi fatto 10 anni di carcere. Inoltre aveva minacciato il barista dicendo di avere una pistola per intimorirlo e non pagare il conto.