Roma

Natale 2019 a Roma e Milano, Spelacchio contro Ferracchio: confronto impietoso

Natale 2019: abeti contro: il paragone tra Spelacchio e ferracchio che umilia la Capitale depressa

Natale 2019, è Spelacchio contro Ferracchio; Roma contro Milano ma l'ironia social che si scatena sull'eterno dualismo tra le due città anche quando si tratta di mettere a confronto i due alberi di Natale non salva la Capitale dalla tristezza.

Milano riluce di energia, basta guardare piazza Duomo con le installazioni visive; Roma riluce di nostalgia con lo sfondo della grandezza del passato, il vuoto del presente e l'incertezza del futuro. 80 mila luci led distribuite sui rami di Spelacchio - che guarda caso viene dalla Lombardia – non bastano ad accendere la luce sulla città arrotolata su se stessa. E il naming Spelacchio, un tonfo planetario trasformato in un fenomeno dall'autoironia romana, non basta a ridare luminosità a una città opaca, appannata dalla sequenza mortale di amministratori rei di aver fatto ammalare Roma di depressione.

Era depressa la Roma di Ignazio Marino e quella di Virginia Raggi si è impadronita con furore del lettino dello psicoanalista a pieno titolo. Non servono i numeri del Pil, i disoccupati e i fatturati delle aziende per vedere la distanza siderale che aumenta ogni anno tra Roma e Milano. Basta guardare le due piazze: “in Duomo”, come dicono i milanesi è un'esplosione di gioia; a piazza Venezia, la “cometa” alta un metro e mezzo che si accende sulla cima di Spelacchio indica solo la speranza.

E se poi dalla speranza di piazza si passa alle certezze della vita, a Roma resta ben poco. A parlare sono gli annunci di lavoro, cioè le offerte. Chi cerca lavoro a Roma è bene che si armi di santa pazienza: 9 ricerche di personale su 10 sono nel profondo nord; di queste 8 su 10 sono a Milano&dintorni. Nel profondo sud di Roma resta ben poco. A Milano si trova lavoro a Roma ci sono 15 mila persone che entro Natale rischiano di allungare la lista dei disoccupato. Una piccola correzione: a Roma si parla, non solo sui social vittime del Virginia pensiero, ma anche con le installazioni vocali di Spelacchio, a Milano si fanno i fatti.

Il paragone è impietoso.