Roma
Stadio As Roma, dalla mobilità agli espropri: ecco le criticità del progetto
La Commissioni Sport e Urbanistica hanno messo in luce i temi legati alla costruzione del nuovo stadio giallorosso a Pietralata
Problemi di mobilità, proprietà da espropriare, mezzi pubblici, l'accesso all'ospedale Pertini e parcheggi: queste sono le criticità legate al progetto del nuovo stadio dell'As Roma a Pietralata. E questi sono i temi messi in luce nella riunione congiunta delle commissioni Sport e Urbanistica dell'Assemblea Capitolina.
Una delle questioni principali è sicuramente quella degli espropri che la realizzazione della struttura richiederà. Soprattutto per la costruzione del parcheggio. L'area dovrebbe rientrare in quei terreni che erano già stati espropriati per l'ex Sistema Direzionale Orientale, un progetto urbanistico degli anni sessanta mai portato a termine che comprendeva anche un centro direzionale in zona Pietralata, per cui erano già stati espropriati dei terreni: i tecnici assicurano che non si consumerà più suolo di quello già previsto per quel vecchio progetto.m
“Il tema degli espropri è caldo - ha ammesso il general counsel della Roma Lorenzo Vitali durante l'audizione - riguarda particelle precipue, ma su questo e altri aspetti forniremo risposte più serie e adeguate nei tempi previsti”
Le altre questioni
I tecnici hanno sgomberato il campo anche da un'altra preoccupazione: “L'ospedale Pertini avrà un accesso esclusivo”. Ci sarà anche una valutazione di impatto ambientale. E poi c'è la questione delle infrastrutture che dovranno essere costruite contestualmente allo stadio stesso, come ricordato dal presidente della Commissione Sport Ferdinando Bonessio.
“Ci vuole trasparenza”
L'assessore all'Urbanistica Veloccia ha assicurato che l'iter sarà assolutamente trasparente: solo il voto dell'Assemblea Capitolina darà il via libera definitivo alla dichiarazione di pubblico interesse, entrando nella fase operativo. Questo, però, non prima che il Municipio IV abbia espresso un parere positivo.
Sulla questione della trasparenza sono intervenuti anche i due consiglieri di Italia Viva, Valerio Casini e Francesca Leoncini presenti all'audizione: “Si tratta di un’opera fondamentale per la Capitale: un impianto tecnologicamente avanzato e un vero e proprio progetto di riqualificazione urbana che consentirà di rilanciare un intero quadrante della città dal punto di vista sociale, turistico ed economico. Ci auguriamo che tutte le fasi del processo siano improntate alla massima trasparenza e condivisione”.
Il Ceo dell'As Roma Pietro Berardi ha assicurato: “Prendiamo il progetto con la massima serietà, passiamo più tempo in questa stanza che nelle nostre case, e stiamo lavorando alacremente ad ogni piccolo dettaglio. C'è la massima collaborazione con l'Assessore Veloccia e tutto il suo staff”.