Roma

Stadio, Atac e Tavolo su Roma: per Raggi il calendario si riempie di ultimatum

Prima l'incontro al Mise con Calenda, poi l'impegno legato allo Stadio

Nuove scadenze per il M5S dopo la vittoria alle elezioni del X Municipio: il calendario del sindaco Raggi si riempie di impegni.

 

Primo tra tutti l'incontro con il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda al Tavolo per Roma. Giovedì 23 novembre si terrà il nuovo vertice al Mise in cui verrà affrontato il nodo della scelta dei progetti da finanziare con le risorse individuate. I tecnici sono al lavoro da più di un mese: il primo incontro ufficiale si è infatti tenuto lo scorso 17 ottobre, con la partecipazione del governatore del Lazio Nicola Zingaretti e i segretari di Cgil, Cisl e Uil, oltre ai rappresentanti delle forze produttive della Capitale. Dal meeting è nata una cabina di regia per programmare l'utilizzo dei 3 miliardi da investire in infrastrutture e sviluppo.

Raggi e Calenda, però, si sono già parlati a quattrocchi: dopo essersi incontrati lunedì 13 novembre scorso al lancio del Digital Italy Summit 2017 presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, i due hanno parlato a porte chiuse per circa 10 minuti al Palazzo Senatorio.

La giornata di venerdì 24 novembre invece sarà dedicata alla discussione riguardo al nuovo stadio della Roma, con l'ultima seduta della seconda conferenza dei servizi. L'ordine dei lavori prevede la presentazione dei pareri da parte di tutte le istituzioni presenti: Campidoglio, Città Metropolitana, Regione Lazio e Stato. Il nodo principale da superare per la costruzione dello stadio a Tor di Valle resta quello della viabilità.

Nel frattempo la giunta già dalla scorsa settimana sta lavorando al prossimo documento di programmazione economica, snodo fondamentale per la ripartizione delle risorse in cassa. Vanno poi mandati in porto alcuni degli stanziamenti effettuati con l'assestamento di bilancio della scorsa estate, si attende ad esempio il bando per l'abbattimento della Tangenziale Est nel tratto di fronte alla Stazione Tiburtina, per cui sono stati messi a disposizione 9,9 milioni di euro.

Tempi più lunghi, invece, per la questione del concordato Atac: all'inizio del prossimo anno dovrebbe arrivare il piano che l'azienda presenterà al Tribunale fallimentare con il prospetto di riduzione dei costi. L'obiettivo è l'efficientamento delle spese. Nelle scorse settimane è stata proposta ai sindacati una bozza di revisione dei turni di lavoro, con due ore in più a settimana per gli autisti ed una per gli impiegati, ma la contrattazione con le parti sociali si annuncia lunga.