Roma

Stadio come le Olimpiadi, Raggi prepara la delibera anti pubblica utilità

Dopo il summit con Grillo, la Raggi avrebbe nel cassetto la delibera ammazza stadio

Spezzare in due il Movimento Cinque Stelle, separando Raggi e la sua Giunta traballante dalla base, oppure sacrificare lo Stadio della Roma? E' il quesito che Grillo avrebbe posto nel corso del lungo “vertice di maggioranza”, dal quale sarebbe uscita una decisione drammatica: per evitare i ricorsi promessi dal popolo di chi lo stadio non lo vuole, Virginia Raggi potrebbe/dovrebbe predisporre la delibera di Giunta per ritirare la “pubblica utilità” votata invece da Ignazio Marino.


Non solo. Per evitare l'ira della città, la soluzione Grillo-Raggi potrebbe essere quella di prendere l'impegno politico di essere disponibile ad un nuovo iter a condizione che il progetto sia “ripulito” dai problemi sollevati dal partitino dei contrari o, in ultima analisi, in un luogo diverso della città.

Una “bomba” che cade sul resto della città che, di fonte all'ennesimo no che si prepara  dal Campidoglio a Cinque Stelle, rimarrà attonita. D'altronde le parole di Bepep Grillo in versione “esperto urbanista” parlino chiaro: “È un'opera da un milione di metri cubi in cui lo stadio rappresenta il 15% e l'85% è altre cose".
Dunque, l'M5S di Governo si preparar a passare alla storia come il Movimento che ha condannato Roma all'immobilismo. E c'è chi giura, come il mullah Francesco Sanvitto, ormai leader del no allo stadio, che la delibera di Giunta è già pronta. Forse potrebbe essere annunciata a Eurnova e As Roma nell'incontro di venerdì prossimo. Poi toccherà agli avvocati e al tribunale civile decidere chi ha ragione.
Il film sul nuovo stadio è ai titoli di coda.

Per il no ufficiale si attende l’Avvocatura
Potrebbe essere il parere richiesto nei giorni scorsi dalla sindaca Virginia Raggi all'avvocatura comunale il punto di svolta nella complicata partita per realizzare o meno lo stadio di proprietà dell'As Roma. Dal documento soprattutto i consiglieri comunali del gruppo M5S si attendono risposte sulla validità legale delle varie opzioni in campo: la rimodulazione della delibera sottraendo delle cubature (senza però far venire meno l'interesse pubblico) oppure il suo annullamento decretando la fine della conferenza dei servizi per ripartire da zero con un altro progetto. La riunione prevista per oggi tra Campidoglio, club giallorosso e la società Eurnova è stata posticipata a venerdì proprio in attesa di questo parere.