Roma
Stadio della Roma, dichiarato pubblico interesse. Gualtieri: “Pronto nel 2027”
Il progetto definitivo sarà presentato entro la fine del 2023, mentre l'inizio dei lavori è previsto per il 2024
La Giunta comunale ha dichiarato di pubblico interesse la costruzione del nuovo Stadio della Roma a Pietralata. "Vorremmo arrivare al progetto definitivo entro il 2023 - ha spiegato il sindaco Gualtieri, presentando il provvedimento alla stampa - e poi arrivare ad aprire i cantieri nel 2024 e avere lo stadio in funzione nel 2027 nel centenario della fondazione della società".
È il nuovo passo avanti verso la costruzione della nuova struttura, dopo la chiusura con esito favorevole della conferenza dei servizi. Il prossimo passo sarà l'approvazione della delibera da parte dell'Assemblea Capitolina.
"Quest'opera - ha aggiunto il sindaco - è molto importante per la città: è un'occasione di riqualificazione di un quadrante della città importante e rimasto negli anni privo di interventi".
Il progetto prevede una struttura da 62000 posti e comprenderà un investimento da parte dei fratelli Friedkin, soci della As Roma, di 600 milioni di euro, come illustrato dal Ceo della Roma Pietro Berardi, presenta anch'egli alla conferenza. "Entro la fine del 2023 avremo il progetto definitivo - ha spiegato Berardi - rispetteremo i tempi, anche se sarà difficile. Avremo un approccio trasparente con la città, il che è molto importante. Abbiamo a cuore l'ospedale Pertini e ci sono interventi importanti con Ferrovie sulla stazione Tiburtina".
“Siamo aperti al dibattito pubblico”
Nel presentare l'opera, il primo cittadino si è detto aperto al dibattito con i cittadini per ascoltare idee, alternative e per assicurare la trasparenza a tutto l'iter. "Il dibattito pubblico - ha detto - sarà occasione per illustrare il progetto sul territorio e rafforzarlo. Siamo fiduciosi che anche quel passaggio sarà di coinvolgimento".
Su questo è intervenuto anche l'assessore all'Urbanistica Veloccia: “Sarà un momento per fugare dubbi e criticità: vogliamo aprire un confronto con i cittadini. È normale che ci siano comitati di quartiere che non sono d'accordo. Noi speriamo di convincerli nei quattro mesi previsti. Sarà un percorso serio, trasparente e rispettoso dei tempi".