Roma
Stadio Roma, addio Tor di Valle: Sanvitto: “Raggi&Co salvati dal cul de sac”
Il Tavolo della Libera Urbanistica interviene sull'accordo per il nuovo stadio. Parla Francesco Sanvitto
“L'ipotesi di Tor Vergata al posto di Tor di Valle, per il Comune di Roma e gli incompetenti del Movimenti Cinque Stelle è come una sorta di tana libera tutti”. A parlare è l'architetto Francesco Sanvitto, coordinatore del Tavolo della Libera Urbanistica e da sempre strenuo oppositore del progetto dello stadio a Tor di Valle.
Scrive Sanvitto: “Questa ipotesi libera dal cul del sac in cui si erano andati a ficccare sindaco e Giunta. Lo stadio a Tor di Valle non si sarebbe realizzato mai anche perché è stat utilizzata una Legge sugli stadi che di fatto non servita a nulla. I fautori dello Stadio facenti parte della Giunta e i tecnici al servizio dei potenti si erano inventati dei poteri miracolosi di una legge che permette una deroga di cubatura di un progetto sino a trasformarla in una legge che permette piani particolareggiati in variante al Prg e varianti generali del piano regolatore di una città”.
Infine spiega: “La conclusione di tutta la vicendaè che le carte i Campidoglio non sarebbero mai arrivate, anche perché prima correvano il rischio di arrivare in Tribunale. A questo punti Caltagirone ha tolto di fatto le castagne dal fuoco alla giunta Raggi e io personalmente ricordo una riunione del tavolo dell'Urbanistica a cui erano presenti Frongia e Berdini e nella quale Berdini auspicava che lo stadio si facesse a Tor Vergata”.