Roma
Stadio Roma, Conferenza dei Servizi al via. Euronova: “Rispetteremo i tempi”
Novanta giorni di tempo per decidere il futuro dell'impianto di Tor di Valle
Stadio della Roma, ennesimo capitolo dell'epopea infinita. Il progetto riparte dal Dipartimento Urbanistica della Regione Lazio, per la prima riunione della seconda Conferenza dei Servizi.
Tre riunioni e 90 giorni a disposizione per decidere il futuro dell'impianto di Tor di Valle, che tiene con il fiato sospeso la Roma calcistica e non solo. Con una sola sospensione, consentita per legge, a disposizione degli enti, per un massimo di 30 giorni, per un totale quindi quattro mesi al massimo. Come in un gioco dell'oca il progetto, revisionato per volere del sindaco Raggi, torna così alla casella iniziale, nella speranza di ottenere il tanto attesa via libera dai tecnici di Comune, Città Metropolitana, Regione Lazio e Ministero dei Trasporti. Una vera e propria corsa contro il tempo, attorno alla quale cresce però l'ottimismo di proponenti e Comune. All'uscita dalla prima riunione, terminata nel pomeriggio di venerdì, si è infatti espresso positivamente anche l'ingegnere di Euronova, Simone Contasta: “Saranno rispettati i tempi, presto sarà convocata una nuova seduta della conferenza. Andiamo avanti”. Si è così esaurita in giornata la prima delle tre riunioni, al termine della quale, attraverso una nota, la Regione Lazio ha ricordato la deadline del 16 ottobre, ultima data per richiedere ulteriori integrazioni ai proponenti. In apertura dei lavori della conferenza dei servizi il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (MIT) ha infatti richiesto maggiori dettagli sugli svincoli che riguardano il Grande Raccordo Anulare e più in generale un approfondimento sullo studio del traffico. L'Area Metropolitana di Roma invece ha chiesto se ci sarà un approfondimento sul tema della mobilità. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT) ha ricordato la richiesta già avanzata di integrazioni sulla fascia di rispetto del Tevere e sul conseguente impatto paesaggistico e sulle indagini archeologiche preventive. Approfondimenti sulla viabilità sono stati richiesti anche dall'Anas. Acea e Rete Gas invece hanno comunicato che le richieste sulle tematiche di loro competenza sono state assolte.