Stadio Roma, dall'Aula l'ok al pubblico interesse. Ora testo alla Regione
Approvato il documento chiave per l'apertura di una seconda conferenza dei servizi
Stadio della Roma, dall'Aula arriva l'ok al pubblico interesse. Vittoria dell'M5S, contrari Fratelli d'Italia e Pd.
Ventotto voti favorevoli, nove contrari e un astenuto. Dopo un difficoltoso percorso, fatto di dubbi e polemiche, l'aula Giulio Cesare ha approvato, intorno alle 17:20, la tanto discussa delibera di pubblica utilità. Presenti in Aula anche il sindaco Raggi e l'assessore all'Urbanistica, Luca Montuori. Compatti i 26 consiglieri pentastellati, che hanno unanimemente votato “si”. Uno step decisivo e a lungo atteso, centrato con precisione dall'M5S. Sono infatti serviti tre giorni di riunioni fiume, ed infiniti emendamenti, per giungere ad una conclusione che, però, non accontenta tutti. A guidare il “partito” degli scontenti il Pd, primi sostenitori ed ora contrari, al quale si aggiunge Fratelli d'Italia. Astenuta la Lista Marchini. Unica forza di opposizione a votare favorevolmente Forza Italia, che, tramite il consigliere capitolino Davide Bordoni, ha dichiarato: "Finalmente l'assessore Montuori ha sostituito l'inutile Berdini e la situazione si è sbloccata. Forza Italia ha dato una valutazione positiva sulla delibera 132 del 2014 e la darà anche su questa delibera. Finalmente questa maggioranza inizia a dire qualche sì. Spero che questo sia il primo di tanti progetti che possano andare avanti. Consegno all'aula il nostro voto favorevole".
Dalla propria pagina Facebooke esulta invece il sindaco Raggi, che scrive: "Roma avraà #UnoStadioFattoBene, pggi è un giorno importante per la nostra città. Hanno vinto i cittadini. Abbiamo rivoluzionato il vecchio progetto dello stadio migliorandolo nell'interesse dei romani. Abbiamo così mantenuto il nostro impegno: un impianto sportivo - dice il sindaco - che rispetta la legge e che porterà opere e infrastrutture che miglioreranno un quadrante della citta'. Siamo riusciti a fare cio' che nessuno aveva fatto prima. Ci siamo trovati davanti ad un progetto che, con la motivazione di costruire uno stadio, riversava su un'area 1 milione di metri cubi di cemento e abbiamo provato a ridurre le cubature mantenendo le opere pubbliche all'interno di un quadro di opere e finanziamenti gia' impegnati nello stesso quadrante. E ci siamo riusciti". Raggi sottolinea "abbiamo evitato la colata di cemento, dimezzando le cubature del Business Park, e allo stesso tempo garantendo tutte le opere pubbliche necessarie al quadrante e alla città, come il potenziamento della ferrovia Roma-Lido, l'unificazione di via Ostiense e via del Mare dal Gra al nodo Marconi, la messa in sicurezza del Fosso di Vallerano e la realizzazione di due ponti ciclopedonali". Inoltre, "sara' realizzato un Parco fluviale per valorizzare anche il Tevere, saranno utilizzate tecnologie all'avanguardia e saranno realizzati edifici a basso impatto ambientale e alti standard energetici. Ma sarà soprattutto uno stadio che porterà lavoro. Una grandissima opportunita' per rilanciare l'economia della Capitale".
Ora il testo sarà inviato alla Regione Lazio, per aprire la seconda conferenza dei servizi sul dossier. La palla quindi alla Regione, dalla quale il vicesindaco Luca Bergamo si dice sicuro di trovare collaborazione: “Se penso che ci sarà ostruzionismo? Perché mai? Non vedo ragioni per cui la Regione dovrebbe porsi in modo ostile di fronte a un progetto che ha più volte dichiarato di volere. Il nostro è un progetto che riceve e assorbe molte delle osservazione fatte nella Conferenza dei servizi, quindi ci aspettiamo la sua convocazione e un suo svolgimento rapido”.
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