Stadio Roma, dibattito infuocato in Consiglio su un progetto che non c'è - Affaritaliani.it

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Stadio Roma, dibattito infuocato in Consiglio su un progetto che non c'è

Il Comune promette: “Salvo l'interesse pubblico, opere prima delle partite”

Stadio della Roma, in Consiglio Comunale va in scena il giallo del progetto che non c'è.  Nel giorno in cui il Movimento Cinque Stelle aveva promesso di presentare la delibera con la quale ripartire dal zero per lo stadio della Roma “dimagrito”, maggioranza e opposizione discutono di treni, strade, ponti e altro senza avere uno straccio di carta in mano.

 

Niente progetto ma il party della politica va in onda lo stesso, con tanto di diretta streaming. Finisce con l'approvazione di un ordine del giorno del Movimento Cinque Stelle che esaspera il fumo che avvolge ancora lo stadio. Ma è lo stesso assessore all'Urbanistica del Campidoglio che chiarisce in apertura di seduta che il progetto nuovo non c'è, almeno per ora: “Ci vuole tempo per fare una cosa vera e i rendering, in genere, arrivano alla fine e raccontano ciò che i dispositivi tecnici stabiliscono, quindi oggi chi scrive che ci vogliono i rendering per prendere una decisione scrive una cosa che non è corretta. Oggi qui non siamo a presentare un progetto, chiunque abbia pensato o abbia indotto altri a pensare che si potesse realizzare un nuovo progetto in così poco tempo non vuole capire la complessità di questo intervento".

L'inizio di un percorso
"Oggi noi ci troviamo nelle condizioni di individuare un percorso - ha aggiunto l'assessore - che ci porta alla realizzazione di un progetto ambizioso e importante per questa città. Un progetto rivisto e rimodulato a seguito del cambiamento di alcune condizioni e della rivalutazione di alcuni dati e anche all'esito di alcune scelte importanti di indirizzo che questa amministrazione ha voluto assicurare per realizzare un intervento sostenibile, di minore impatto, di maggior rispetto dei luoghi, di migliore integrazione con le aree circostanti nel rispetto di coloro che in quelle aree abitano e si spostano quotidianamente".

Prima le opere pubbliche poi le partite
Infine la promessa: “Volevo rassicurare tutti i cittadini che l'interesse pubblico sarà mantenuto, e sicuramente imporremo di fare le opere prima del calcio di inizio, tutte le opere pubbliche che noi riteniamo necessarie perché questo progetto possa soddisfare l'interesse di un intero quadrante della città. Io la delibera 132 della giunta Marino non l'ho letta adesso - ha aggiunto - ho partecipato in questi due anni a tutte le riunioni pubbliche dedicate al progetto: ne condivido alcune parti, altre no. Sul ponte dei Congressi questa mattina abbiamo fissato una Commissione lavori pubblici, perché nella conferenza dei servizi di quell'opera era stato chiesto di rivedere gli svincoli proprio in funzione della realizzazione dello stadio", ha concluso.